Usa il termine ‘clandestino’, giornalista sospeso

AOSTA, 4 NOV – Il capogruppo regionale della Lega Vallée d’Aoste e giornalista pubblicista Andrea Manfrin è stato sospeso per tre mesi dall’esercizio della professione giornalistica da parte del Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta per avere utilizzato sul proprio profilo Facebook il termine ‘clandestino’ riferito a persone richiedenti protezione internazionale.

La violazione deontologica, ravvisata dall’organismo disciplinare, si riferisce, tra l’altro, alla Carta di Roma (sponsorizzata da Soros, ndr), recepita dal Testo unico dei doveri del giornalista, secondo cui il giornalista “nei confronti delle persone straniere adotta termini giuridicamente appropriati” evitando “la diffusione di informazioni imprecise, sommarie o distorte riguardo a richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti”. (ANSA)

Il vero ingrediente fondamentale dei lager non è l’antisemitismo, ma la negazione del diritto di parola. Che è esattamente l’obiettivo della sinistra oggi al potere.
I campi di concentramento nascono quando manca la libertà di espressione. (Silvana De Mari)

La carta di Roma è finanziata dalla Open Society di Soros

 

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