Senatrice Segre paragona i simboli religiosi ai cinturoni delle SS

“Mi hanno preoccupato i numerosi episodi susseguitisi durante l’ultimo anno che mi hanno fatto temere un imbarbarimento con casi di razzismo trattati con indulgenza, la diffusione dei linguaggi di odio. Anche con l’ultizzo di simboli religiosi in modo farsesco e pericoloso un revival del ‘gott mit uns’, a me fanno questo effetto, forse solo a me in quest’aula”.

Lo ha detto la senatrice a vita, Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio nel suo intervento in aula al Senato citando la frase ‘Gott mit uns’ ovvero ‘Dio è con noi’, motto che era inciso sulle fibbie dei cinturoni delle SS.

“Mi accingo a esprimere fiduciosa la fiducia a questo governo “, ha poi aggiunto, auspicando che “questo governo nascesse dalla consapevolezza di uno scampato pericolo, dal senso di sollievo dopo che si è giunti sull’orlo di un precipizio e ci si ritrae in tempo. Occorre ripristinare un terreno di valori condiviso nella difesa costante della democrazia e dei principi di solidarietà nati dalla Costituzione e dalla Resistenza”. ADNKRONOS

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