Nordio contro Bonafede: “Riforma della giustizia obbrobrio, ai pm potere mai visto”

Siamo di fronte a una riforma della giustizia che consegna ai magistrati un potere unico al mondo, un potere insindacabile, un potere che sconfina nell’arbitrio. Ma è anche una riforma che sospende la prescrizione dopo il primo grado di giudizio, lo ritengo un obbrobrio. La prescrizione non è il luogo dell’impunità ma è la risposta al fallimento della giustizia“.

Carlo Nordio, magistrato oggi in pensione, parla apertamente – in un’intervista a Il Giornale – di tutti i dubbi su quella che è la riforma della Giustizia presentata dal grillino Alfonso Bonafede. “Innanzitutto non mi sembra si possa parlare di riforma, ma di parariforma, di riformina. Questa finirà indubbiamente per allungare i processi all’infinito. Nonostante la riforma fissi un termine per quanto riguarda la durata dell’indagine, non prevede che siano termini tassativi. Prevede solo sanzioni disciplinari per i magistrati che non chiudono i processi in termini ragionevoli, e questo non servirà a nulla”.

Non solo, la paura più grande per Nordio è il potere che i procuratori potrebbero ottenere: “Immensi. A loro sarà consentito di decidere quali reati debbano essere trattati per primi. Il rischio è avere nel Paese una giustizia disomogenea. Ogni procura seguirà un suo criterio”.

E così si rischia di avere arbitri senza arbitrio: “In realtà arbitrio senza arbitri – commenta -. Oggi, un magistrato, ha già ampi poteri discrezionali. Domani, con la riforma, aumenteranno. Quello affidato ai pm, sarebbe l’unico potere al mondo senza responsabilità correlate. Un rimedio esiste. Fare stabilire al Parlamento, che è eletto, quali indagini debbano avere priorità. Un catalogo fatto dal parlamento che se ne assume la responsabilità ma non un procuratore”.  liberoquotidiano.it

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K