Nomina di Stefano Cavedagna al Corecom: lettera a Galeazzo Bignami

C.A. On. Galeazzo Bignami

OGGETTO: nomina Stefano Cavedagna al Corecom.

Bologna, 10 novembre 2018

Illustrissimo Deputato,

non sono più aduso ad occuparmi di questioni politiche locali, ma questa volta non ho potuto esimermi dal denunciare pubblicamente uno scandalo regionale sotto la sabbia che sta corrompendo le fondamenta su cui l’attività democratica poggia, cioè  le basi di un virtuoso sistema d’informazione.

Mi rivolgo a Lei in quanto massimo esponente regionale del Movimento coinvolto nello scandalo,  un Partito in cui ho militato per 20 anni fondando il Movimento Giovanile a Bologna. Sicuramente ricorderà che ho lasciato Forza Italia proprio quando non ho accettato la ricandidatura in Regione di chi, come Lei,  aveva dato prova di aver utilizzato i fondi istituzionali molto allegramente,  e così aveva calpestato, a prescindere dagli esiti dei processi in corso, le istanze di trasparenza e di onestà rivolte dai cittadini a tutti i Partiti politici.  Quei dirigenti che illo tempore fecero  spallucce ora possono apprezzare le  perdite di consensi come io avevo previsto già 4 anni fa, rimanendo inascoltato.

Esimio Onorevole, nell’alveo di una stessa fenomenologia si articola la questione  del CORECOM e del Suo strettissimo collaboratore il dott. Stefano Cavedagna, coordinatore regionale Forza Italia Giovani e al contempo membro della summenzionata istituzione.

I CORECOM sono organi previsti a latere della istituzione dell’Agcom con la Legge Maccanico,  cioè l’Authority che ha il compito di vigilare sull’informazione nazionale.  I CORECOM sono l’equivalente dell’Agcom a livello regionale,  e sono disciplinati dalle singole regioni, avendo una grande importanza come organi funzionali di garanzia acciocché tutto il sistema mediatico sia volto a preservare gli interessi dei cittadini.

Come è  possibile che queste alte funzioni di garanzia siano bellamente svolte da uomini di partito qui in Emilia Romagna? La Legge assolutamente lo vieta, infatti l’articolo 4 lettera F) della Legge Regionale n.1. del 30/1/2001  annovera nelle incompatibilità gli incarichi di partito e in Movimenti politici, come giustappunto quello ricoperto da Stefano Cavedagna.

Per questo motivo La invito a fare chiarezza nella Sua veste di massimo esponente politico regionale del  Suo Partito, e penso che Lei debba richiamare i suoi consiglieri regionali che, forse allo scopo di compiacere il loro leader regionale,  hanno maldestramente affidato un ruolo di garanzia ad un rappresentante politico attuando un palese sfregio alla Legge e facendo presagire ciò nel senso di un epigono dell’affratellamento tra PD e Forza Italia.

Il dottore Stefano Cavedagna, peraltro attualmente impegnato a scalare il Partito per divenire Coordinatore Nazionale dei Giovani Azzurri,  deve dimettersi dal CORECOM poiché non avrebbe mai potuto ricoprire queste funzioni, né potrebbe continuare a farlo  ai sensi di inequivocabili lettere esplicitate nel dettato di Legge.

Lei sa molto meglio di me come la Legge regionale non possa essere calpestata proprio dai Legislatori, e Le chiedo come mai nessun organo di informazione regionale, peraltro sussidiati da contribuzioni pubbliche al fine di informare i semplici cittadini sui risvolti dell’esercizio del potere,  ha dato questa notizia?

Rispondo da solo a questa mia retorica domanda, osservando come questa vicenda riguardi l’Autorità di Legge che vigila proprio sugli Organi di Informazione regionali, i quali dovrebbero a loro volta vigilare sulla correttezza delle azioni commesse dai politici regionali!

Sono certo quindi che saprà recepire la profondità di questa missiva pubblica, cogliendo il mio intendimento che non è quello di moralizzare i comportamenti di chi eccelle nelle attività di Partito, ma ribadire quale debba essere l’etica di funzionamento della Democrazia in nome e per conto degli interessi del Popolo.

Il mio Cordiale Saluto

Dott. Gianni Landi

P.S. L’ordine dei giornalisti si chieda perché il portale Imola Oggi è molto più letto dei loro on line, e si dia  una risposta onesta, invece di propalare Fake news e attaccare Imola Oggi come fa il Bue che chiama cornuto l’Asino.

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