Conferenza Stampa per la presentazione del Dialogo “(Re)Thinking Europe. Un contributo cristiano al futuro del Progetto Europeo” (Vaticano, 27-29 ottobre 2017)
L’Unione Europea, e tutta l’Europa, si trova ad affrontare grandi sfide (che non sono limitate alla sola Europa) di fronte a cui i cittadini dai politici e dalla politica si aspettano, se non proprio risposte conclusive, però almeno chiari obiettivi e prospettive. Elencherò solo qualcuna di queste sfide:
· I mutamenti climatici e la necessità che ne deriva di cambiare a medio termine il nostro stile di vita non sostenibile. Ad essi collegato è anche il problema dei costi del cambiamento ecologico e della loro distribuzione.
· L’aumento dei cambiamenti nel mondo del lavoro tramite la digitalizzazione, l’impiego della tecnologia robotica, i rapporti di lavoro precari e soprattutto l’alta disoccupazione giovanile in singoli paesi. A ciò collegata è la fondamentale questione del valore del lavoro e della dignità dell’uomo.
· I movimenti di fuga e migrazione emersi nella cosiddetta “crisi dei profughi”. Gli uomini cercano sicurezza e riparo da guerra e terrore, sono alla ricerca di migliori condizioni di vita e di possibilità migliori che nella loro patria, che sembra non offrire loro nessuna prospettiva. La cause di questi movimenti migratori sono molteplici e da cercare, tra l”altro, anche in Europa, nel nostro stile di vita che va spesso a spese di altri. Soluzioni e risposte sostenibili esigono un esame approfondito.
Di fronte a queste grandi sfide è riconoscibile una tendenza a cercare le risposte nell’ieri, in un mal compreso ritorno alle soluzioni collaudate, che spesso è solo nostalgia e trasfigurazione romantica del passato. Ne sono espressione anche le correnti populiste e rivolte all’indietro. Ma questa non è la nostra prospettiva: il nostro non è uno sguardo retrospettivo che abbellisce la realtà, bensì uno sguardo lucido sul nostro presente e soprattutto sul futuro. Per questo il motto del nostro dialogo è „(Re)thinking Europe“.
I get the feeling that this auxiliary Pope has no idea about anything. pic.twitter.com/dT6aRcf4Dp
— Onlinemagazin (@OnlineMagazin) 28 ottobre 2017