Anche crocifissioni e amputazioni, ecco i 16 “comandamenti” dello Stato islamico

CROCIFISSIONE IN SIRIA
CROCIFISSIONE IN SIRIA

23 giugno – Crocefissione, amputazione delle braccia o delle gambe per chi si oppone ad Allah. Donne coperte e segregate, castighi vari: sono le pene che saranno comminate agli abitanti di Mosul nel nord dell’Iraq secondo le regole che gli jaidisti dell’Isil hanno pubblicato due giorni dopo la conquista della città.

I “16 comandamenti” impartiti dal gruppo jihadista dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante al milione e mezzo d abitanti di Mosul non lasciano dubbi sul rigore integralista. Nell’articolo 5 – come riporta in esclusiva il quotidiano francese Liberation – si promette che “coloro che si oppongono alla volontà di Dio”, saranno puniti “con l’esecuzione, la crocifissione, l’amputazione delle braccia o delle gambe, o l’esilio”.

All’articolo 6 si ricorda agli iracheni che “le moschee sono le case di Allah” e si “sollecita tutti i fedeli a compiere sempre nelle case di Dio le preghiere nelle ore stabilite”.

Nell’articolo 8 si vieta l’uso di alcol, tabacco e droghe.

Le donne devono uscire per strada con il volto e il corpo completamente coperti da un niqab, a condizione che “lo spostamento sia necessario” e comunque autorizzato dal padre, dal fratello o dal marito e accompagnate da uno di loro.

(E le femministe nel frattempo cosa fanno? Aborto: associazioni e CGIL contro le preghiere alla Clinica Ostetrica del S. Orsola)

L’articolo 10 vieta qualsiasi manifestazione pubblica, perché contraria all’islam.

Il documento inizia con una “notizia” agli iracheni “e con loro al Mondo islamico intero”, nel quale si afferma: “Diamo la bella notizia di queste nostre conquiste divine; abbiamo liberato gli ostaggi dalle carceri degli apostati sciiti per mano degli eroi dello Stato islamico e i suoi soldati che hanno venduto la loro vita per rompere le catene dei loro fratelli liberando migliaia di loro”.

Il documento porta la firma dell'”Ufficio media del governatorato di Ninive dello Stato islamico in Iraq e nel Levante”. TMNEWS

Video – Siria: Islamisti uccidono e crocifiggono un uomo in piazza

1) L’Isil, ha imposto ai dhimmi la gizya, il tributo umiliante imposto ai cristiani è di almeno 250 dollari (notare che il salario medio è 500 $ e nessuno lavora

2) proibisce il politeismo;

3)proibisce l’apostasia;

4) prevede il pentimento pubblico per la polizia e i soldati dell’esercito di Al Maliki;

5) i musulmani sono obbligati a seguire in moschea la preghiera cinque volte al giorno; 6) è vietato consumare droghe, alcol e tabacco;

7) chi ruba viene punito con l’amputazione di un arto;

8) chi uccide subirà la crocifissione in piazza.

9) le donne devono restare in casa, uscire solo se necessario,

10) il loro ruolo è provvedere alla stabilità del focolare.

11) Qualora dovessero uscire di casa, è necessario che siano accompagnate da un familiare maschio e che vestano l’hijab;

12) I soldi rubati dalle banche e negozi sono a disposizione esclusiva dei terroristi e saranno amministrati da un imam;

13) I leader tribali sunniti, così come gli altri, non devono collaborare con il governo e i traditori.

14) i Santuari, le tombe e le statue idolatre devono essere distrutte;

15) e’ vietato protestare in pubblico, così come esporre bandiere diverse da quella nera dell’Isil;

16) e’ vietato possedere armi visto che «Dio ci ha chiesto di restare uniti».