25 genn . Tambellini paragona il clima di odio del nazismo alla situazione moderna, soffermandosi parecchio sulla questione del campo nomadi di Lucca. “Facciamo una riflessione sul presente – ha detto in apertura del consiglio congiunto tra comune e provincia sui giorni della memoria e del ricordo – e sulle emergenze che lo costellano. In questo contesto si può essere portati a riproporre un ‘noi’ contro ‘loro'”.
Lucca: case ai nomadi nel centro storico, è bufera
“Non posso esimermi dal ricordare il violento dibattito circa i termini di progettualità rispetto ai nomadi. Mi viene da paragonare passato e presente. Tutto ciò che è avvenuto col nazismo – si è domandato il sindaco – si traduce nel modo in cui oggi ci si pone su certe questioni? Parliamo di immigrati, nomadi, rom, ma sono anche padri, madri, figli, anziani. Individui con sentimenti”.
“Dico no a strane derive, i principi fondanti della civiltà non possono essere derogati. Se la maggioranza della società – si è chiesto il sindaco, recentemente offeso e, pare, minacciato da ignoti proprio per la questione degli alloggi ai nomadi – vuole la pena di morte, dobbiamo forse attuarla? Chi amministra deve ascoltare questi sentimenti oscuri? No, bensì ha l’obbligo etico di indicare le linee guide che abbiamo conquistato con estremo sacrificio. Io non devo fare uno Stato etico, ma devo difendere l’eticità che sta alla base del patto sociale che ci unisce, nel rispetto dell’uguaglianza per tutti, nei diritti e dei doveri”. Nella sala plaudente spiccavano le assenze degli assessori al sociale Vietina e Maineri, rispettivamente di comune e provincia. […]