Nuove intercettazioni, Csm apre pratica sui magistrati

Il Csm apre la pratica sui magistrati citati nell’ articolo della Verità, chiesta dai componenti laici della Lega. Ad occuparsene sarà la Prima Commissione, a cui il Comitato di presidenza ha inviato gli atti. Dalla Procura di Perugia sono giunti “ulteriori atti” dell’inchiesta sul pm romano Luca Palamara, la cui valutazione è “indispensabile ai fini delle considerazioni conclusive sulle azioni disciplinari esercitate e sulle eventuali nuove azioni da assumere”. Lo sottolinea la Procura generale della Cassazione.

Intanto il quotidiano ‘La Nazione’ pubblica il testo di nuove intercettazioni di Palamara.

“E pure per la ragazza c’è un procedimento disciplinare se mi iscrive dopo sei mesi senza motivo…”: a dirlo era Luca Palamara con l’amico Luigi Spina, membro dimissionario del Csm, in un’intercettazione agli atti dell’indagine della procura di Perugia. A riportarla è “La Nazione”, collegando il riferimento al Pm Gemma Miliani, titolare del fascicolo con il collega Mario Formisano.

Secondo la ricostruzione del quotidiano, l’ex presidente dell’Anm, e già consigliere a Palazzo dei Marescialli, riteneva ci fosse stato un ritardo nell’iscrizione dopo la trasmissione degli atti dalla Procura di Roma. L’intercettazione si riferisce alla notte del 16 maggio 2019. La conversazione venne registrata dal trojan piazzato sul telefono. “M’ha detto una cazzata Alberto…”, inveisce Palamara riferendosi probabilmente a una comunicazione di un collega che gli avrebbe fatto capire che l’indagine era stata archiviata. Spina – scrive ancora La Nazione – ribatte: “Non lo so, non ce l’hanno mandata… può essere pure che qualcuno che se ne sta per andare in pensione te la vuole far pagare ed intanto ti manda questa cosa… eh… e poi la richiesta di archiviazione”.

“Le parole di De Magistris, ‘andavo bene solo se attaccavo Berlusconi’, quelle di Palamara, ‘dovevo andare contro Berlusconi’. Le vicende legate allo scandalo delle intercettazioni venute fuori dall’inchiesta di Perugia aprono uno squarcio di verità sull’aggressione giudiziaria da parte di certa magistratura contro il Presidente Berlusconi negli ultimi 26 anni. La storia sta dando ragione a Forza Italia e a chi, come il nostro Presidente, ha sempre sostenuto il pericoloso e irrisolto cortocircuito tra politica e giustizia nel nostro Paese”. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. Forza Italia annuncia la presentazione di un pacchetto di proposte di riforma della giustizia.  ANSA

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