Borghi: ‘se il Quirinale tace è perché gli va bene così’

Intervista a Claudio Borghi ed Alessandro Angelini sul MES a RadioRadio. Dato che il MES “Light” è un molto incerto e nebuloso e, in realtà, non è altro che uno strumento “Sudamericano”, con il quale si prendono quattro soldi per distribuirli subito, chissà poi a chi, per poi condizionare, con le regole del MES,con i suoi controlli, con i suoi inviati, la politica dei successivi governi. Praticamente è la prosecuzione della solita politica traditrice italiana: si chiama lo straniero contro il nemico interno, perchè si preferisce essere dominati da qualcun altro piuttosto che convivere con un avversario interno.

Qualcuno chiede un ruolo più attivo del Quirinale, che sembra quasi scomparso ed interviene molto poco, chiamando solo alla “Solidarietà”ed “Leuropa”. Borghi mette in luce come il Quirinale avrebbe potuto intervenire già molto volte negli scorsi giorni, quando i DPCM sono stati usati per cancellare il diritto ed i diritti individuali, ma non lo ha fatto, tace, per cui vuol dire che gli va tutto bene così!

Quindi un’interessante spiegazione di come lui veda la differenza fra denaro e debito di stato. Il debito pubblico,inun mondo di valuta FIAT e debito dematerializzato, non è altro che un modo per premiare il risparmio tramite gli interessi, tanto che con le operazioni di Quantative Easing un paese normale scambia le due forme monetaria utilizzato dalle banche centrali per controbattere i momenti di crisi economica ciclica o straordinaria.

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