De Micheli: rimandare ragazzi in classe. Sindacati scuola: servono 12 miliardi per ripartire

“Dobbiamo rimandare i ragazzi a scuola principalmente per una questione educativa e di crescita personale. La scuola deve essere innanzitutto una risposta alle esigenze educative non è solo una risposta ai bisogni di lavoro delle donne”. Così il ministro delle Infrastrutture Paola de Micheli a “Otto e mezzo”. “Ho parlato con la ministra Azzolina – ha aggiunto – la sua è una proposta presentata e allo studio al comitato scientifico”.

Per sdoppiare le classi di infanzia e primaria servirebbero 3 miliardi, per gli organici per scuola di secondo grado 2 miliardi e mezzo: in tutto per la riorganizzazione servirebbero 5 miliardi e mezzo oltre 5 milioni al dì che servirebbero per mascherine e guanti. Altri 6 miliardi servono per ristrutturare le scuole. Lo hanno detto i sindacati della scuola secondo i quali in classe devono esserci 10-13 alunni. Inoltre, ‘serve un commissario per decidere e riconoscere le problematiche’.

In rapporto agli alunni e ai docenti, a settembre, rientrando tutti gli alunni a scuola, per garantire la sicurezza tra guanti, mascherine e dispositivi di sicurezza si spenderebbe ogni giorno 5 milioni e 600 mila euro. Lo ha detto la segretaria generale Cisl Scuola Maddalena Gissi che ha parlato di “difficoltà di rapporto con il ministero. Le uscite della ministra ci preoccupano molto. Quanto prefigurato ci fa pensare al Grande fratello con le telecamere nelle aule”.  ANSA

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