Caso Di Matteo, Delmastro (FdI): rivolte in carcere organizzate da criminalità organizzata

Per Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile FDI del dipartimento Giustizia, “Ormai è tutto chiaro. Prima le rivolte in carcere organizzate dalla criminalità organizzata, per stabilire il falso nesso di causalità tra carcere e contagio. Successivamente il provvedimento di Bonafede dei domiciliari per gli ultimi 18 mesi di pena che postula proprio il principio tra carcere e contagio. Poi Di Matteo e Ardita del Csm che sconsigliano l’assunzione di tale provvedimento perché sarebbe un cedimento alla mafia e perché comporterebbe un effetto domino di cui godrebbero i mafiosi per uscire dalle carceri. Poi la circolare del Dap e infine le scarcerazioni ignobili e quotidiane dei mafiosi. Ora scopriamo anche che Di Matteo venne rifiutato al Dap per viltà. Ci vuole altro per dimettersi e scomparire dalla faccia della terra? Bonafede, in un sussulto di dignità, dimettiti….non ti daremo tregua”.

“Il ministro Bonafede la smetta di bollare come ‘menzogne’ le numerose scarcerazioni di boss mafiosi avvenute per colpa sua e se ha ancora un minimo di dignità annunci le sue immediate dimissioni”. Lo dichiara Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile Giustizia di FDI.

“Dopo le rivolte avvenute in tutta Italia con la motivazione falsa dell’epidemia Covid 19 – aggiunge Delmastro – numerose procure hanno aperto fascicoli per indagare se queste come sembra dalle modalità e dalle tempistiche, siano state organizzate e fomentate dalla criminalità organizzata e lo stesso Procuratore di Catanzaro Grattieri ha subito consigliato al ministro Bonafede di schermare i penitenziari affinché fosse impossibile per i carcerati comunicare con l’esterno. Il ministro della Giustizia, invece, nonostante avesse queste informazioni, sul presupposto bugiardo che nelle carceri il Covid 19 si propaghi più facilmente, ha ritenuto opportuno assumere il 17 marzo un provvedimento nel Cura Italia che prevede la scarcerazione di quei detenuti che stanno scontando gli ultimi 18 mesi di pena”.

“Bonafede quindi – conclude il deputato di FDI – inadeguato e giuridicamente ignorante, a sua insaputa si è dimostrato anche un utile strumento della criminalità organizzata. Fratelli d’Italia pretende il ritiro immediato dello sciagurato provvedimento e se il ministro ha ancora un minimo di orgoglio, ma ne dubitiamo fortemente, le sue dimissioni”.

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