Migranti, 44 sbarcati nel Brindisino: tutti indossavano mascherine

Sono stati avvistati da un vigilante nelle campagne della provincia di Brindisi, in particolare a Cerano, quaranta immigrati intenti a cambiarsi gli abiti. Si tratta di clandestini appena sbarcati. “Gli italiani sono chiusi in casa e i clandestini liberi di sbarcare” ha commentato polemicamente l’onorevole pugliese della Lega, Rossano Sasso.

Secondo le prime indiscrezioni molti sarebbero minorenni e tra loro ci sarebbero anche due bambine e tre donne, ma soprattutto, tutti indossavano le mascherine chirurgiche che, con ogni probabilità, saranno state fornite dagli scafisti. Il vigilante che li ha avvistati per primo ha immediatamente allertato le forze dell’ordine e sul posto sono giunti i carabinieri e la guardia di finanza. Alcuni degli immigrati si sono dati alla fuga alla vista dei militari, ma sono stati poco dopo rintracciati, mentre per gli altri le ricerche sono ancora in corso.

“Succede anche questo nell’Italia di Conte, Casalino e Lamorgese” continua Sasso e aggiunge ” mentre da settimane nostri connazionali sono bloccati all’estero e non possono rientrare, in Puglia assistiamo ancora una volta ad un incredibile sbarco di 40 immigrati clandestini.”.

I migranti avvistati questa mattina all’alba sarebbero, stando alle loro dichiarazioni, di origine egiziana ed irachena, come si legge sul quotidiano locale “Brindisi Report”. Come si legge, ancora, sulla stampa locale, ad assicurare la prima assistenza ai migranti è stato il sindaco di San Pietro Vernotico (sempre nella provincia di Brindisi), Pasquale Rizzo, insieme alla protezione civile locale e alla Caritas. Reperiti nuovi indumenti e generi alimentari, i migranti saranno sottoposti alle visite mediche prima di essere smistati nei vari centri di prima accoglienza dove, secondo il protocollo messo in atto per l’emergenza Covid-19, saranno tutti posti in quarantena. Fino ad ora quelli controllati, sempre secondo quanto si legge su “Brindisi Report”, non hanno la febbre e sono in buone condizioni di salute.

Intanto la zona rimane presidiata dagli agenti di polizia per rintracciare i profughi che sono riusciti a fuggire. Come detto, il fatto che si trovino liberi sul territorio nazionale potrebbe essere rischioso per la loro salute e quella degli altri a causa dell’epidemia provocata dal nuovo virus.

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