“Burattini mediocri strapagati messi lì da burattinai affaristi ed imbroglioni”

di colonnello Salvino Paternò

Correva l’anno 2015 e, un po’ per gioco, un po’ per sfogo, con lo pseudonimo di Nicola Furia pubblicavo un romanzo fanta-horror dal titolo DIARIO DI GUERRA CONTRO GLI ZOMBIE, in cui ipotizzavo una pandemia scatenata da un virus che causava la resurrezione dei morti.
In questi giorni ho riletto questo passo, trovandolo, con le opportune proporzioni, tremendamente attuale…

“In Italia è stata una tragedia. Non abbiamo avuto scampo!
Il caos è dilagato e le nostre istituzioni non hanno saputo porre alcun argine. D’altronde non eravamo neanche capaci di fronteggiare le bande di mentecatti di diverse tifoserie violente che mettevano a soqquadro le città, figuriamoci cosa avremmo potuto fare quando le strade e le piazze sono state invase da zombie!

Il problema è duplice e il primo risiede nel nostro DNA.
Noi siamo un popolo di navigatori, di artisti, di poeti, di pensatori, ma ci manca la pragmaticità tipica dei popoli anglosassoni. Ci perdiamo in dedali tortuosi fatti di commi, sottocommi, fantasiose interpretazioni, diverse angolature, specificità incredibili. E poi siamo caratterizzati da un individualismo esasperato. Noi, quelli del “ma anche”, del “sì, però”, del “ci vuole ben altro”, siamo capaci di spaziare all’infinito in deduzioni e contro deduzioni, senza alla fine essere capaci di prendere alcuna decisione. Siamo quelli che non vogliono responsabilità, quelli che preferiscono essere comandati ma nel contempo vogliono essere liberi di criticare gli ordini, di interpretarli a proprio piacimento e, se non ci piacciono, di aggirali furbescamente.

Poi c’è il problema dell’assenza di “meritocrazia” nei nostri vertici.
La corruzione dilagante, i voti di scambio, le raccomandazioni e gli inciuci vari hanno fatto sì che la nostra nazione fosse governata da Autorità che nulla avevano di “autorevole”. La peggiore classe dirigente. I Ministri, i Comandanti, i Manager Pubblici erano quanto di peggio ci poteva essere nel panorama mondiale; burattini mediocri strapagati messi lì da burattinai affaristi ed imbroglioni al solo scopo di agevolare le loro manovre truffaldine eseguite nel solo interesse personale e mai al fine di tutelare la collettività.

Bene, questi signori responsabili della sicurezza pubblica, secondo voi, come avrebbero mai potuto gestire una tragedia planetaria del genere? Provate ad immaginarvi il can, can che si generò in quelle lussuose e pompose sale governative. E intanto, mentre questi burocrati gallonati si beccavano tra di loro, il mondo si spegneva in un bagno di sangue.

Le animate discussioni cessarono solo nel momento in cui agli infiniti Comitati si unirono, quali partecipanti indesiderati e sprovvisti di invito, orde di zombie affamati, dilaganti negli uffici in cerca di prede. Una catartica e sanguinosa strage di dirigenti mise così fine alle diatribe, liberando nel contempo il Paese dai nemici più pericolosi: l’arroganza del potere, la burocrazia degli incapaci e l’indecisione degli inetti.

Per cui, fidatevi… non aspettatevi nessun aiuto dallo Stato. Non ce l’avevate prima della fine del mondo, sperate di averlo adesso? Rimboccatevi le maniche e fate come avete sempre fatto: paratevi il culo da soli!”

Nicola Furia – 2015

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