Mafia, padre deputata di Italia Viva tenta di bastonare inviato delle Iene

Occhionero – Nicosia (radicali)

Questo servizio delle Iene sul caso Occhionero va visto, diffuso, commentato. Perché è un altro squarcio di verità su una vicenda che il Secolo d’Italia sta seguendo con particolare attenzione. Ma la deputata di Italia Viva eletta alla Camera grazie a Liberi e Uguali non risponde dei suoi rapporti con Antonello Nicosia (nella foto), il suo ex assistente parlamentare in carcere in Sicilia per vicende di mafia.

L’aggressione del padre della Occhionero – L’inviato de Le Iene ha rischiato di essere preso a bastonate dal padre dell’onorevole. Per evitare scene del genere, sarebbe sufficiente rispondere con chiarezza a domande che si pongono in molti nella pubblica opinione. Ma sembra dominare l’omertà. La linea difensiva di Nicosia punta a farlo passare come un millantatore, un chiacchierone. Al punto che a domanda dell’intervistatore sui contatti del suo assistito con i mafiosi, il legale dice “ma se non lo ha denunciato l’onorevole…”. Ed è già una posizione abbastanza preoccupante per la stessa Occhionero…

Inadeguata o collusa? Risponda! – Ma è l’ambiguità che permea l’intera vicenda a destare mille perplessità su una deputata che nel migliore dei casi è inadeguata al suo ruolo in maniera stupefacente e nel peggiore potrebbe essere considerata collusa.

Con i suoi colleghi di partito che tacciono, a partire dalla capogruppo Boschi e soprattutto dal leader Renzi, perché non è lei a prendere l’iniziativa?

Sia lei a convocare la stampa – Le immagini del lungo servizio delle Iene sono significative. Ma per quanto tempo pensa la Occhionero di poter sfuggire a domande che sono assolutamente legittime? Sia lei a convocare la stampa, a offrire la sua versione e ad accettare tutte le domande a cui dare risposta.

È trasparenza, è democrazia, è diritto alla verità che nessun parlamentare può negare nel nome di un incomprensibile atteggiamento di casta. I suoi rapporti con Nicosia devono essere chiariti a prescindere se la Occhionero sarà indagata o meno. Sono gli italiani a voler sapere come ha fatto e perché un presunto mafioso a entrare in Parlamento.

“Messaggero dei boss”, arrestato radicale Antonello Nicosia

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