Aggressione a colpi di machete nel parco della droga, due senegalesi feriti

È noto in Brianza come il parco della droga, un boschetto lugubre dal quale gli abitanti del posto si sono rassegnati a tenersi alla larga, perché importante piazza di spaccio per tutta la Brianza. Si chiama Parco delle Groane e si trova alla periferia di Ceriano Laghetto. Qui ieri attorno a mezzogiorno due senegalesi di 28 anni residenti nel Lecchese sono stati aggrediti da altre persone – per ora ignote – e feriti, uno dei due in modo grave.

I due, dopo essere riusciti a raggiungere lo spiazzo sotto il Ponte della Giubiana, hanno dato l’allarme al 112, che ha inviato sul posto i carabinieri e gli equipaggi di due ambulanze e due auto mediche che li hanno soccorsi. Il più grave, portato in codice rosso al Niguarda, è stato colpito da un proiettile alla caviglia destra ma soprattutto ha riportato due ferite profonde a entrambe le mani, probabilmente provocate da un machete, una frattura scomposta dell’omero destro e tagli superficiali a entrambi le ginocchia. Probabilmente è stato atterrato con degli spari alle gambe e poi è stato ripetutamente colpito con un machete. È stato operato d’urgenza. Meno grave il suo amico, ricoverato in codice verde all’ospedale di Desio con ferite superficiali da arma da taglio.

I due, che hanno piccoli precedenti penali, hanno raccontato di essere stati aggrediti da altri stranieri nel parco. Non sono chiari i motivi dell’agguato ma probabilmente sono collegati al traffico di droga che infesta il parco delle Groane. Gli inquirenti ipotizzano che si sia trattato di un regolamento di conti in seguito a uno «sgarro» tra spacciatori.

Il parco di Ceriano Laghetto, comune di 6500 abitanti tra Saronno e Cesano Maderno, è tristemente noto nell’area a Nord di Milano come luogo di spaccio e consumo. Anche la trasmissione televisiva Le Iene gli ha dedicato un reportage nel settembre del 2018. A marzo scorso nel boschetto sono stati arrestati per droga in dieci (sei italiani, tre marocchini e un moldavo). Nell’occasione i carabinieri hanno documentato con un video il sistema di «sentinelle» in bici, armate di mazze da baseball e machete, chiamate a vigilare sugli affari dei trafficanti.

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