L’Italia NON contribuì allo sterminio degli ebrei

Giovanni Maria Flick

Lettera al quotidiano La Verità, 1.2.2019 p. 17
L’Italia NON contribuì allo sterminio degli ebrei
In un’intervista a RaiNews24 l’ex-ministro della Giustizia nel governo Prodi e presidente emerito della Consulta, Giovanni Maria Flick, ha sostenuto che l’Italia ha fornito “un valido contributo allo sterminio degli ebrei”.
Si tratta di un madornale falso storico, come si evince dall’esame di documenti ufficiali dell’epoca, e da molteplici testimonianze ebraico-israeliane tra cui, in modo particolare, l’opera di Menachem Shelal Un debito di gratitudine.

Sta di fatto che nell’estate del 1985 una delegazione ebraica inviata dal Comitato per le espressioni di riconoscenza al popolo italiano fu ricevuta dal presidente Sandro Pertini, cui espresse “i sentimenti di gratitudine che gli ebrei provavano verso gli italiani che, durante la Seconda guerra mondiale, salvarono la vita di circa 30.000 ebrei, di cui 5000 in Jugoslavia“: della delegazione facevano parte, oltre all’ambasciatore di Israele a Roma, Eyton Ron, anche Bernardo Grosser e Isso Doron.

Da tali testimonianze eraiche e da documenti italiani emerge inequivocabilmente che – nonostante le leggi razziali – da parte italiana si ebbe il rifiuto di contribuire al sistematico sterminio operato dai nazisti; e nello stesso tempo, che l’Italia non prese parte al genocidio, quale unico Stato dell’Asse a contrastare le direttive della “soluzione finale”. Ne risulta inoltre che “ebrei di nazionalità italiana non furono deportati nei campi di sterminio finché l’Italia non cadde, dopo il settembre 1943, sotto diretto dominio tedesco”.

Personalmente, nella seconda metà degli anni Novanta, ebbi ad assistere, a Varsavia, all’eloquente ringraziamento che un rabbino americano (sposato con un’ebrea figlia di italiani e in missione in Polonia) rivolse a Romano Prodi, il presidente del Consiglio dell’epoca che era venuto a rendere omaggio al memorial degli ebrei polacchi. Il rabbino gli espresse gratitudine “per quanto l’Italia aveva fatto durante la guerra per salvare e lenire le sofferenze dei suoi correligionari nei territori di Francia, ex-Jugoslavia e altrove”. Prodi non raccolse positivamente quanto gli veniva detto e cercò di schermirsi, affermando che “fu solo il popolo”. Al che il rabbino rispose che “se lo Stato non l’avesse voluto, il popolo non avrebbe potuto!”.

Gianfranco Giorgolo – – Ambasciatore d’Italia

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