Manovra, Mattarella scrive a Conte invece che ai “gangster di Bruxelles”

Parlando della manovra italiana, il tedesco Oettinger ha praticamente confessato che è stata bocciata perché in Italia c’è un governo populista. In piu’ ha aggiunto: “Ed io posso solo sperare che questo giochi un ruolo nel corso della campagna elettorale (europea) come segnale a non dare la responsabilità di governo ai populisti di sinistra e di destra.”

Mattarella avrebbe dovuto immediatamente scrivere alla Commissione UE per replicare e difendere l’Italia da questo genere di personaggi, giustamente definiti da Nigel Farage “gangster di Bruxelles“. Invece è accaduto il contrario: dal Quirinale è partito un monito al governo, quasi invitandolo a piegarsi alla tirannia dell’Europa.

(ANSA) – “Desidero rivolgermi al Governo, nel comune intento di tutelare gli interessi fondamentali dell’Italia, con l’obiettivo di una legge di bilancio che difenda il risparmio degli italiani, rafforzi la fiducia delle famiglie, delle imprese e degli operatori economici e ponga l’Italia al riparo dall’instabilità finanziaria”, scrive in una lettera al premier, Giuseppe Conte, nella quale sollecita un dialogo costruttivo con l’Ue.

In riferimento ad alcune indiscrezioni apparse sui media questa mattina, l’Ufficio Stampa del Quirinale rende noto il testo della missiva: “In data odierna – si legge nella lettera – ho autorizzato, ai sensi dell’articolo 87, quarto comma, della Costituzione, la presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio per il 2019, approvato dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre 2018. Nel procedere a tale adempimento desidero rivolgermi al Governo, nel comune intento di tutelare gli interessi fondamentali dell’Italia, con l’obiettivo di una legge di bilancio che difenda il risparmio degli italiani, rafforzi la fiducia delle famiglie, delle imprese e degli operatori economici e ponga l’Italia al riparo dall’instabilità finanziaria”.

“A questo scopo, sulla base di quanto disposto dalla Costituzione agli articoli 81, 97 e 117, delle valutazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio, previsto dalla legge costituzionale n. 1 del 2012, delle osservazioni e della richiesta avanzate dalla Commissione europea, è mio dovere sollecitare il Governo a sviluppare – anche nel corso dell’esame parlamentare – il confronto e un dialogo costruttivo con le istituzioni europee“. ANSA

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