La sinistra in putrefazione gioca la carta del (falso) antifascismo per mantenere il potere

Il pericolo è ormai alle porte

di Gianni Petrosillo –  www.conflittiestrategie.it

Il problema non è lo ius soli in se stesso considerato. E nemmeno i migranti, di cui vediamo ormai spesso anche in TV (non tanto in quella Rai) come sono ricevuti in pessimi centri di accoglienza, che servono solo a far prendere soldi ad autentici delinquenti mascherati da cooperative e altre associazioni di “fraternità e buona accoglienza”. Il fatto gravissimo – che pone ormai la spada di Damocle sulle nostre teste in una società priva di qualsiasi controllo, terribilmente allo sbando in tutti i campi – è la rapida degenerazione della sedicente “sinistra”, erede di un sessantottismo arrivato all’ultimo stadio della putrefazione. E mancano reali opposizioni effettivamente consce in tutti i sensi di tale rapido processo degenerativo. Esse credono di poter prendere le redini del paese grazie ad un malcontento ancora troppo generico poiché la popolazione, intorpidita da decenni di informazione distorta, di spettacoli tesi all’istupidimento, ecc., è incapace di capire il terribile pericolo che incombe.

Questa “sinistra” – con il ben noto gridare al lupo quando si è il lupo – cerca ancora di giocare le carte di un fatiscente (e falso) antifascismo mentre sta progettando di sopravvivere grazie a qualcosa che il fascismo coltivò con “maschia” energia, con ciò favorendo, una volta sconfitto, il rivolgimento violento di buona parte della popolazione.

Questi bugiardi e imbroglioni – che si proclamano antifascisti, antirazzisti e via dicendo – usano il sistema della messa all’indice, del far sentire d’essere egoisti o antiquati e poco adatti alla nuova vita sociale coloro che invece, con innato buon senso, comprendono come un organismo, costretto ad ingerire enormi quantità di cibo, alla fine crepi diventando preda di questi autentici zombi. Tutto sommato, i farabutti vogliono legare le mani a chi avverte ormai il pericolo di questo loro fiato sul collo, di questa loro estrema mossa per mantenere il potere. Sono ormai alla fine, non hanno più nulla di positivo da dire né da fare, ma ragionano come abbiamo imparato dalle parole del Gattopardo quando segnalava la disperata intenzione dei nobili suoi simili di tirare avanti anche per poco, che comunque era per loro una sorta di eternità.

Oggi però, se questi continuano così per 5 o addirittura per 10 anni, il disfacimento della nostra società sarà difficilissimo da riparare. Non credo che le opposizioni esistenti siano in grado di ovviare a questa infezione che dilaga. Occorrerebbe la presenza di organizzazioni (molto ben strutturate e aduse all’impiego della forza), che tuttavia non abbiano effettivamente in testa idee balorde come la razza e altre deviazioni simili. Qui il problema va affrontato innanzitutto politicamente con una analisi sempre più puntuale delle complesse manovre caratterizzanti un multipolarismo crescente. E fra queste manovre ci sono non solo quelle soprattutto inerenti alla politica internazionale, ma anche i vari riflessi interni che si stanno verificando; e fra i quali vi è pure l’annaspare di questi, che si fingono moderni e capaci di interpretare il futuro mentre soltanto cercano disperatamente di mantenere il loro fatiscente potere, disfacendo allora anche i più solidi depositi culturali su cui poggia la civilizzazione delle nostre terre. Bisogna combatterli ed espellerli dalla nostra società; i tempi ormai stringono. Sentendosi mancare il respiro, questi devastatori stanno cercando di creare una lista dei nemici da far tacere. E prima o poi tenteranno di farlo con metodi definitivi. E’ indispensabile che li preceda chi sappia effettivamente rappresentare il futuro.

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