Tremonti: “la Ue ha fallito, costruiamo la Confederazione europea”

 

Video reportage di Claudio Bernieri

Nella splendida dimora del Gran Palace Visconti, dal sapote mitteleuropeo, i giovani di Casapound hanno combinato un incontro singolare, quasi un seminario o un master, col prof. Tremonti, sulla grande disillusione europea. L’occasione è il libro di Giulio Tremonti, Mundus Furiosius, un manuale di resistenza alla crisi .
Presenziava al master il direttore di affari italiani, Angelo Maria Perrino.

Un mondo e una Europa dipinta a tasso zero, nel libro di Tremonti ,che auspica il ritorno alla separazione tra attività bancaria e attività speculativa; “ È così che nel 1933 nasce il Glass-Steagall Act, basato sul principio di separazione della banca produttiva o essenziale, la banca che usa i risparmi raccolti solo per finanziare l’attività produttiva, e alla quale viene vietata l’attività speculativa. Principio che in seguito è stato disastrosamente abrogato prima, nel 1999, negli USA, poi, negli anni successivi, in Europa e nel resto del mondo”, scrive Tremonti.

Molte le pagine dedicate a questo tema: ”Anni fa il governatore della Banca d’Inghilterra (Mervyn King), in una conferenza organizzata dalla British Broad- casting Corporation (BBC), ha dichiarato: «Non costruiamo centrali nucleari vicino ad aree densamente popolate e quindi non dobbiamo consentire che l’attività essenziale di una banca e gli investimenti a rischio vengano condotti nella stessa banca “troppo grande per fallire”. La separazione è essenziale per rendere più sicura la nostra economia». E oggi, si aggiunge, per evitare che i rischi di esplosione che si verificano in una banca che è troppo grande per fallire siano pagati per salvarla dai risparmiatori o dai contribuenti, in un sistema che privatizza i profitti e che socializza le perdite speculative. Il rischio? “che si scatenino, forze che possono portare l’Europa a forme di tirannia nuovissime, anzi vecchissime, come fu per Weimar dopo il ’29. Oggi in Europa vedo una dissoluzione stile Bisanzio”

Un altro tema caro a Tremonti è quello della immigrazione.” Stime attendibili indicano la presenza nell’Africa cosiddetta subsahariana di circa 200 milioni di persone disposte a prendere in considerazione l’ipotesi della migrazione. Un’ipotesi possibile, un’ipotesi di sviluppo nei Paesi di origine: «Aiutiamoli a casa loro». Ma è stata un’ipotesi che allora l’Europa ha miopemente rigettato, in nome del suo egoismo «fiscale».

”Un libro pessimista: conclude Tremonti, “si è sempre detto: «Pecunia regina mundi». E certo mai come oggi la finanza è regina, ma regina che regna su di un reame che degenera indirizzandosi verso la sua autodistruzione. Oggi, proprio un tipo come Eliogabalo pare essere la figura più rappresentativa ed esponenziale della nuova e fluida specie dell’homo europaeus” .

A lezione conclusa, i giovani allievi si sono accalcati intorno al docente
tra i velluti soffusi dell’asbugico hotel che richiama un poco anche i salotti dei ritrovi della Belle epoque a Wiesbaden, prima della tragedia della grande guerra.

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