Dilaga la cristianofobia. Decapitata la Madonnina a Ventimiglia

 

Ovunque, nel mondo, ogni giorno si moltiplicano tragicamente i gesti cristianofobici.

Come in Italia. Un’altra statua della Vergine è stata decapitata: è accaduto a Ventimiglia, provincia di Imperia. Qui i soliti ignoti – e per ragioni ovviamente “ignote” – hanno spaccato la testa della Madonna delle Calandre, nel Santuario nella roccia, che costeggia il “Sentiero degli Innamorati”, ov’era stata posta a protezione dei bagnanti della sottostante spiaggia.

Un episodio simile era avvenuto l’anno scorso.

La denuncia è giunta su Facebook e ripresa dal quotidiano genovese Il Secolo XIX, che ha ricordato un episodio analogo avvenuto nel 2012 alla Madonna dei Pescatori di Sturla: fu completamente distrutta. Gesto, che – secondo il giornale – andava «oltre l’atto vandalico, chi si è accanito contro l’edicola votiva ha distrutto in un solo colpo il senso della devozione e quello della storia», trattandosi di un simbolo antico finito in briciole.

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Non è purtroppo l’unico caso, registrato dalla cronaca in queste ore: a Luxor, in Egitto, un incendio doloso ha letteralmente ingoiato la chiesa cattolica di San Giorgio (nella foto). Vano l’intervento dei Vigili del Fuoco, l’edificio sacro è andato completamente distrutto. Secondo gli inquirenti, le indagini condurrebbero verso la pista dei Fratelli Musulmani o verso quella salafita.

In Cile si è registrato un altro incendio, di matrice questa volta terroristica e cristianofobica: un gruppo di uomini a volto coperto ha fatto irruzione nei locali dell’Università Cattolica dell’Immacolata Concezione, a Canete, ed ha aperto il fuoco nei locali del Centro per l’Innovazione e le Tecnologie agricole.

L’Ateneo si trova nella regione di Biobio, una zona di perenne conflitto tra lo Stato ed alcune comunità di indiani Mapuche, decise a recuperare le terre dei loro antenati.

I malviventi hanno aggredito l’amministratore, Eduardo Jeria, e cosparso di benzina gli studenti, minacciando di dar loro fuoco, se l’Università Cattolica non fosse scomparsa.

Il presidente della Conferenza episcopale cilena, il card. Ricardo Ezzati, ha dichiarato la propria «tristezza e indignazione» di fronte a tali eventi ed ha espresso la propria solidarietà «all’Arcidiocesi, all’Università cattolica ed alle comunità, che patiscono tali pregiudizi».

Il rogo, che ha devastato l’Ateneo, si aggiunge ai tanti beni della Chiesa Cattolica assaltati: tra il 2014 ed il 2016 sono state distrutte 11 chiese in zona. Per non parlare dei saccheggi ai danni di agricoltori, forestali e mezzi pesanti.

Ancora: Don Rene Wayne Robert, di 71 anni, prete della Diocesi di Sant’Agostino, in Florida, è stato ritrovato cadavere a Waynesboro, in Georgia, dopo una settimana di ricerche, secondo quanto comunicato da un rapporto ufficiale della Polizia, di cui ha dato notizia l’Agenzia Fides.

Il suo assassino, Steven Jaimes Murray, di 28 anni, è stato bloccato dagli agenti, dopo un inseguimento rocambolesco, alla guida della vettura del sacerdote ad Aiken. Nell’auto deteneva diverse armi da fuoco, probabilmente rubate. E’ stato lui ad indicare agli inquirenti, dove si trovasse il corpo senza vita del reverendo, dato per scomparso. Pare che lo avesse incontrato, per chiedergli denaro. Di certo, si tratta di omicidio volontario: il movente è ancora al vaglio delle forze dell’ordine.

Secondo il comunicato, inviato all’agenzia Fides, dalla Diocesi di Sant’Agostino, don Robert è stato «un uomo umile ed un generoso servitore del Signore, sempre pronto ad aiutare i poveri, i disabili, i detenuti della sua parrocchia. Verrà ricordato per la sua bontà e per la sua gratuità senza fine».

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