TIRANNICUM: SARA’ REFERENDUM

renzi-reuters

 

Le opposizioni pronte al referendum abrogativo. Dopo lo scontro, le opposizioni hanno scelto l’Aventino. L’idea lanciata Danilo Toninelli (M5s) di promuovere un referendum abrogativo dell’Italicum ha riscontrato il parere favorevole tra le opposizioni. Alla raccolta firme per cancellare la “legge truffa parteciperanno la minoranza Pd, M5s, Fi, Lega, Fdi e Sel.

I capigruppo delle opposizioni hanno deciso di boicottare la votazione e si dicono pronti a raccogliere le firme per il referendum abrogativo. Per questo hanno deciso di adottare una linea unitaria – si rivedranno nelle prossime ore – in vista dell’ultimo atto che secondo quanto deciso dalla Conferenza dei capogruppo, sarà lunedì sera.

Civati, che deciderà se lasciare il Pd solo dopo il voto, annuncia di partire subito per preparare i quesiti e dice: “Quello che i parlamentari non hanno potuto fare, cioè votare i necessari miglioramenti dell’Italicum, lo potranno fare i cittadini con un bel referendum”.

Anche quel che resta di FI dice di voler riformare e non calpestare le Istituzioni e che l’unica strada è rivolgersi al corpo elettorale per dare l’opportunità ai cittadini di abrogare questa legge.

Ai pentastellati, alla minoranza Pd e FI si aggiunge anche Sel che attende lunedì per “provare a far saltare la legge secondo un percorso trasparente dentro l’aula. I voti di fiducia chiesti dal governo alla Camera sull’Italicum sono “una anticipazione della deriva autoritaria”, sostiene Vendola. L’Italicum “è sbagliato perché dà più potere al sovrano e meno potere ai cittadini. Depotenzia l’azione del Parlamento” e potenzia quella del governo, osserva.

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