A chi dovremmo consegnare le sorti di questo Paese?

Trovo difficoltà ad immaginare cosa passi, sul serio, per la testa dei tanti intellettuali che vorrebbero un cambio di registro nella gestione del Paese.

Al di là di ogni e qualsiasi vischiosità ideologica, e dopo aver accantonato, per il breve volgere di un ragionamento logico, le scorie dell’antiberlusconismo; vorrei comprendere meglio a quali uomini e a quale tipo di politica vorrebbero consegnare le sorti del Paese. Inutile cercare quello che il “mercato” della politica non offre. Inutile costruire orizzonti più o meno credibili, senza partire dai fondamentali oggi in campo e dai prossimi venturi.

Della destra hanno già detto tutto il male possibile, e non sarò certo io a rinfacciarglielo. Vorrei tanto capire cosa vedono in Bersani, Vendola, Di Pietro, Casini (tacendo di Fini e Rutelli). Ma anche in Marcegaglia, Montezemolo, Della Valle e Profumo.

Se gli intellettuali, che mostrano di avere tanto a cuore le sorti del Paese, riescono a vedere, nei sunnominati personaggi, l’alba di un nuovo domani, lo dicano a chiare note e senza equilibrismi dialettici. Lo dicano a noi, modesti e dozzinali uomini della strada, quasi con la chiarezza che si usa con un minus habens. Lo facciano almeno una volta nella vita! Per il bene dell’Italia

guglielmo donnini

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