Le vie percorribili per cacciare il Caimano

Dopo aver tentato tutte le vie percorribili per cacciare il Caimano, a partire (trascurando il corposo pregresso) dallo storico 14 dicembre 2010, sono in molti a prospettargli una “exit strategy” per il tramite di un salvacondotto giudiziario; neanche parlassero in nome e per conto della magistratura inquirente e giudicante.

Pur essendo noti i devastanti incroci tra magistratura e politica, io, nella più incorreggibile ingenuità, continuo a stupirmi di quanto sta accadendo. È inutile che mi sforzi a capirne di più, tanto appaiono evidenti i fatti. Molto difficile è invece capire come ne usciremo.

Quasi vent’anni fa si era accesa la candida speranza di cambiamento e di riforme liberali. La somma algebrica degli ultimi anni ci dà un saldo negativo rispetto alle speranze eccessive del ’94. Il guaio (o la fortuna?) è che noi italiani siamo fatti in un certo modo:straordinari, e forse incredibili, nelle situazioni di emergenza; quando rientriamo nella routine buttiamo nella spazzatura l’esperienza maturata e torniamo a essere quelli che siamo, e siamo sempre stati.

Le leggi, i regolamenti e le norme, che si accumulano e si stratificano nel tempo, non intervengono certo sul nostro Dna. Fa comunque impressione ascoltare un Buttiglione qualsiasi (e non solo lui) quando propone a Berlusconi il passo indietro con salvacondotto giudiziario. Sarà anche questa democrazia, ma fa vomitare.

Guglielmo Donnini

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