Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Già denunciato in stato di libertà per lesioni aggravate all’inizio di questo mese, i carabinieri hanno arrestato lo spacciatore che lo scorso 9 settembre aggredì Maricetta Tirrito, volontaria – partita da Ostia – che stava partecipando all’iniziativa promossa a Tor Bella Monaca dopo il tentato omicidio di don Coluccia. In manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, è finito il giovane tunisino di 34 anni che il 9 settembre 2023 era stato denunciato per l’aggressione alla portavoce del comitato collaboratori di giustizia dell’associazione “Laboratorio una donna”. Nell’occasione, il giovane venne identificato nell’immediatezza, grazie al pronto intervento dei militari dell’Arma.
L’arresto è arrivato nell’ambito dei controlli effettuati dai carabinieri di Tor Bella Monaca per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga. In tale contesto sono state assicurate alla giustizia sei persone, in distinte operazioni di servizio, per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, in un caso per “lesioni personali aggravate” sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per fatti commessi nel 2016. Complessivamente sono stati sequestrati 45 grammi di cocaina e 20 grammi di hashish.
“Stavamo spazzando per terra insieme agli operatori dell’Ama e ci siamo soffermati davanti all’ingresso di una palazzina dove c’era tanta immondizia – le parole di Maricetta Tirrito dopo l’aggressione dello scorso 9 settembre -. Passavano suv, si facevano segnali con due signori lì davanti che poi abbiamo capito essere vedette e andavano via perché c’eravamo noi, con i carabinieri e la polizia”. La volontaria venne poi colpita dal lancio di una bottiglia, scagliata “talmente forte” raccontò “che è andata a schiantarsi per terra, sull’altro lato della carreggiata, dopo avermi colpito sul polso e sul gomito”. www.romatoday.it