Stranezze di Banca Centrale della Repubblica di San Marino che BCE, Banca d’Italia e Farnesina dovrebbero sapere

di Stefano Davidson

Le gravi responsabilità che aleggerebbero su Banca Centrale a San Marino relativamente alla crisi del Paese, riassunte in poche righe di comportamenti ad emblema di una situazione assolutamente fuori controllo e fuori legge anche in merito ad Antiriciclaggio ed Antiterrorismo

Sempre in merito a quanto descritto nei precedenti articoli presenti agli articoli già pubblicati sull’argomento di cui quello al link è capostipite,

https://segretidibanca.wordpress.com/2018/08/16/clamoroso-falso-a-san-marino/

stupisce vedere come Banca Centrale della Repubblica di San Marino non annoveri in alcun modo tra soggetti autorizzati e soggetti cancellati il nome di Banca Commerciale Sammarinese.

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Del resto,

– considerate le polemiche relative all’assorbimento della stessa da parte della recentemente liquidata Asset ( tra l’altro incaricata da BCSM stessa nonostante potesse saperne perfettamente lo stato di salute visto che utilizzava lo stesso Auditor negli stessi anni per farsi certificare i conti),

– considerate le condanne in primo grado per associazione a delinquere dei vertici della stessa Banca Commerciale e per gruppo criminale di quelli di Asset,

–  viste le responsabilità delle precedenti amministrazioni nella gestione del tutto, arrivata addirittura alla falsificazione di un Bollettino Ufficiale della Repubblica,

–  tenuto conto delle gravissime dichiarazioni rilasciate dalla stessa Banca dopo che le sono state notificate notizie di reati commessi dalle Sue controllate oltre che dalla propria Vigilanza, responsabile di false comunicazioni (di cui ammette la conoscenza nonché il mancato intervento)

–  visto che le Autorità italiane sono già state abbondantemente attenzionate sul caso ed hanno agito di conseguenza

–  considerato nello specifico il “caso” di cui all’articolo nel link e le relative probabili violazioni ad antiterrorismo ed antiriciclaggio quantomeno “coperte” dall’azione di BCSM

forse è comprensibile come nella Repubblica si tenti di cancellare ogni traccia dell’accaduto.

Meno comprensibile continua a mio avviso ad essere  l’assenza di necrologi od informazioni (salvo svista da parte mia ma ho dei dubbi considerato il lavoro fatto)  relativamente al decesso di colui che fu trait d’union tra Banca Commerciale Sammmmarinese (di cui fu responsabile finanza e vicedirettore generale) e Asset Banca ove venne nominato Direttore Generale subito dopo l’acquisizione di BCS e nonostante una pendenza giuridica ben giustificata e comprovata, sulle spalle.

Con questo articolo, da cittadino italiano oltre che come giornalista che condanna e ha denunciato la censura dell’informazione sammarinese al riguardo, non solo chiedo chiarimenti a chi vorrà darli, ma protesto ufficialmente per le reiterate violazioni degli accordi bilaterali con il nostro Paese relativamente alla gestione finanziaria e del sistema bancario e alla trasparenza dello stesso oltre che per quanto riguarda ogni accordo internazionale su antiriciclaggio ed antiterrorismo.

 

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