Giornalista saudita torturato e ucciso, “il principe Salman approvò lʼinterrogatorio”

Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, malgrado quanto afferma Riad, era a conoscenza e “approvò” l’interrogatorio “poi finito male” di Jamal Khashoggi nel Consolato di Istanbul, per il quale aveva disposto un trasferimento forzato in Arabia Saudita. Lo scrive il New York Times citando fonti interne. L’ufficiale di intelligence che ha condotto l’interrogatorio era “un amico del principe”.

Lo 007 si sarebbe spinto troppo oltre, finendo con l’uccidere il giornalista dissidente, “per dimostrare le sue capacità” in un’operazione segreta.

Si è intanto conclusa nel corso della notte l’ispezione turca all’interno del Consolato saudita di Istanbul, nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Jamal Khashoggi. Secondo al Jazeera, che cita fonti anonime della Procura turca, gli inquirenti “hanno trovato prove dell’omicidio” del giornalista all’interno dell’edificio. Oltre 20 gli inquirenti turchi che hanno partecipato all’ispezione.

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