Riso da Cambogia e Birmania, la UE mette in ginocchio la risicoltura italiana

Valutare la reintroduzione immediata e definitiva dei dazi. Lo chiede a gran voce l’On. Mario BORGHEZIO, che ha indirizzato alla Commissione Europea una interrogazione molto circostanziata sul tema.

“L’Unione europea – spiega Borghezio – togliendo i dazi alle importazioni di riso da Cambogia e Birmania, ha messo in ginocchio la risicoltura italiana, settore con 4mila aziende che producono varietà uniche al mondo. Imprese che soffrono la concorrenza sleale dei paesi asiatici: nell’ultimo anno i prezzi riconosciuti agli agricoltori italiani, che da soli coprono il 50% della produzione Ue, sono crollati anche del 58%, mettendo a rischio la sopravvivenza e il futuro di migliaia di famiglie”.

“La situazione del comparto del riso – osserva Borghezio – in Italia è sempre più drammatica: in un anno le importazioni in Italia di riso da Cambogia e Birmania sono triplicate”. Infine, “la Commissione annuncia l’avvio di un’inchiesta per stabilire se i produttori di riso europei abbiano subìto il ‘deterioramento delle condizioni economiche e finanziarie’: tale procedura può durare 12 mesi, al termine dei quali potrebbero essere attivate temporanee ‘misure di salvaguardia’ della durata massima di 3 anni. Il tentativo di rimediare a un disastro determinato dalla stessa Ue appare tardivo e insufficiente”.

Pertanto, a fronte di una simile situazione, Borghezio chiede: “La Commissione intende valutare la reintroduzione immediata e definitiva dei dazi sulle importazioni risicole dai Paesi asiatici?”.

On. Mario Borghezio – – Deputato Lega Nord al P.E.

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