La Giordania vuole 7,3 miliardi di dollari per i profughi

AMMAN, 1 FEB – La Giordania ha chiesto aiuti alla comunità internazionale per 7,3 miliardi di dollari nei prossimi tre anni per far fronte alle necessità dei rifugiati siriani nel Paese. Il primo ministro, Hani Mulki, incontrando oggi i diplomatici stranieri e rappresentanti della Ue e dell’Onu, ha spiegato le necessità del Regno hashemita per fornire aiuto agli 1,5 milioni di profughi residenti nel Paese.

Il piano presentato dal governo di Amman farà da punto di riferimento per la politica verso i profughi nei prossimi anni, compresi i progetti a livello locale, i piani infrastrutturali e gli sforzi per raccogliere donazioni dalla comunità internazionale. “La crisi siriana ha portato alla peggiore catastrofe umanitaria dalla Seconda Guerra Mondiale, con un conseguente aumento delle minacce alla sicurezza internazionale e alla crescita economica”, ha sottolineato Mulki, citato dall’agenzia Petra, di fronte agli ospiti stranieri. “Dopo sette anni – ha aggiunto il primo ministro – le possibilità di un ritorno dei siriani nel loro Paese rimangono scarse. Anche nel caso di una soluzione pacifica, ci vorranno anni per ricostruire la Siria e rimandare a casa i rifugiati”.

Secondo le autorità giordane, finora i contributi internazionali per far fronte all’afflusso di profughi siriani nel Paese hanno coperto solo il 65% dei bisogni. (ANSAmed).

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