Camper in fiamme: vendetta tra nomadi, morte tre sorelle

Roma – La Procura di Roma ha aperto un fascicolo in cui si procede per i reati di omicidio volontario e di incendio doloso in relazione al rogo del camper in cui hanno perso la vita tre sorelle, una ragazza di 20 anni e due bimbe di 4 e 8 anni. Nei pressi della carcassa del camper sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile.

L’incendio si è sviluppato intorno alle 3 della scorsa notte in viale della Primavera, in zona Centocelle. Genitori e fratelli delle vittime sono riusciti a scappare dal rogo. Il camper si trovava nel parcheggio di un centro commerciale e all’interno viveva una famiglia di nomadi composta dai genitori e 11 figli. Le fiamme hanno avvolto completamente il veicolo.

L’ipotesi più accreditata, anche alla luce di testimonianze, è quella di una vendetta maturata in ambienti nomadi.

Intanto un video in cui una persona, con il volto scoperto, lancia una bottiglia incendiaria verso la roulotte è al vaglio degli inquirenti che indagano sul rogo. Fotogrammi presi da una telecamera a circuito chiuso poco distante dal luogo della tragedia che potrebbero dare una svolta alle indagini. La Procura di Roma nell’inchiesta procede per i reati di incendio doloso e omicidio volontario, al momento contro ignoti.

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“Chiunque sia stato è un crimine orrendo. Quando si arriva ad uccidere i bambini si arretra al di sotto del genere umano. Mi auguro che magistratura e Forze dell’Ordine riescano ad individuare e a punire i colpevoli, perché è inaccettabile quel che è avvenuto. Chiunque sia stato”.

Lo ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la sua visita in Argentina, ai microfoni di ‘RaiNews 24’, a proposito del rogo del camper avvenuto a Roma.

“Non sappiamo quale sia l’origine, ma chiunque sia stato – ha ribadito il Capo dello Stato – è un crimine di cui individuare i responsabili e punirli severamente”.

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