L’Europa a due velocità sarà un lager, è in atto la “SOLUZIONE FINALE”

di Giuseppe Palma

Alea iacta est – Il Consiglio europeo, composto dai capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri dell’UE, nei giorni scorsi ha deciso che – per salvare quel che resta di questa tirannica struttura sovranazionale – si creerà una Unione (che nulla ha a che fare col concetto di Europa) a due velocità.

Cosa significa? In pratica, da quanto emerge dalle prime dichiarazioni (più o meno ufficiali), si tratterà di due velocità totalmente diverse da quanto proposto dal premio Nobel Stiglitz la scorsa estate nel suo ultimo libro, cioè la possibilità di dar vita a due aree valutarie. Stiglitz proponeva infatti un euro per i Paesi del nord ed un euro per quelli del sud, dove questi ultimi avrebbero dovuto avere la possibilità di far fluttuare il cambio (entro una certa misura) rispetto alla moneta del nord. Lo stesso premio Nobel consigliava anche che la BCE arrivasse a garantire gran parte dei debiti pubblici di tutti gli Stati dell’Eurozona. Ma non solo. Stiglitz ci diceva anche che l’Italia non avrebbe dovuto far parte della stessa area valutaria della Germania, essendo noi ed i tedeschi i maggiori Paesi esportatori (e quindi i principali competitor nell’export in una comparazione infra-Stati). E ciò alla luce del fatto che l’Italia soffre in modo ineguagliabile ben vent’anni di cambi fissi, che invece hanno avvantaggiato a dismisura la Germania (vedesi i dati del surplus commerciale).

Se la proposta di Stiglitz poteva davvero apparire interessante, l’Europa a due velocità che hanno in mente di realizzare i tiranni di Bruxelles e i vili collaborazionisti nazionali è un qualcosa di totalmente diverso: il Consiglio europeo ha pensato infatti ad un’Europa a due vagoni: quello di testa con all’interno gli Stati disposti a cedere in misura pressoché totale la loro sovranità in favore della sovrastruttura europea (quindi ulteriori ed illegittime cessioni di sovranità in materia militare, fiscale, di intelligence e quant’altro), mentre quello di coda composto da quegli Stati non disposti a cedere alcune fette residue della propria sovranità (come ad esempio quella in materia di difesa e di servizi segreti).

Per quanto riguarda invece l’euro, che è l’elemento di maggiore distruzione sociale ed economica dell’intero Vecchio Continente, pare che resti irrevocabile! Cioè nessuna doppia area valutaria come proposto da Stiglitz, nessuna BCE prestatrice di ultima istanza e nessuna fluttuazione del cambio!

Quindi non sarà – sostanzialmente – un’Europa a due velocità. Sarà un modo più efficace, veloce e definitivo per costringere i Paesi dell’eurozona (e sottolineo eurozona) ad ulteriori e criminali cessioni di sovranità necessarie al capitale internazionale per portare a compimento la “SOLUZIONE FINALE” di distruggere definitivamente i diritti fondamentali e le Costituzioni nazionali, senza alcun intralcio da parte  di quei Paesi dove la democrazia è ancora in grado di bloccare o rallentare il processo di maggiore distruzione dei diritti sociali!

E infatti immediatamente Francia, Spagna, Italia e Germania si sono visti a Versailles lanciando la proposta. Tutti e quattro Paesi dell’eurozona. Mica la proposta è partita dalla Polonia o dalla Svezia, Paesi membri dell’UE ma non della zona-euro?!

Ovvio che questa Europa a due velocità sarà solo uno strumento criminale per salvare – e per tutelare in modo irrevocabile – il capitale internazionale, portando gli Stati dell’eurozona a cedere definitivamente quel che resta della loro sovranità in modo tale da blindare – irreversibilmente – la moneta unica. 

La battaglia si gioca sul filo del rasoio. Hanno poco tempo. Le elezioni in Olanda e in Francia potrebbero mutare il corso degli eventi. Ma non è detto. Il nostro governo, per bocca del presidente del consiglio Gentiloni, ha già dichiarato che l’Italia (cioè lui, ma non il popolo italiano) intende far parte sin da subito del vagone di testa: in pratica un altro crimine contro i principi inderogabili della Costituzione primigenia!

Si gioca tutto sul tempo. Se in Italia si votasse nel febbraio 2018 (cioè a scadenza naturale della Legislatura), probabilmente il governo Gentiloni riuscirebbe ad avere il tempo di sottoscrivere le ulteriori ed illegittime cessioni di sovranità. Ecco perché non si va a votare a giugno di quest’anno. Il vitalizio e la legge elettorale sono solo uno specchietto per le allodole.

L’apparato tirannico sovranazionale sa benissimo che, nel caso in cui in Italia vincessero le forze anti-euro, il progetto dell’Europa a due velocità salterebbe, e di conseguenza l’intera UE. E salterebbe anche nel caso in cui l’Italia scegliesse di stare nel vagone di coda: il sistema-euro ne risentirebbe, e non poco!

La libertà è sotto attacco come mai lo è stata nella storia! Forse solo gli americani, gli inglesi e i russi, esattamente come settantadue anni fa, potrebbero salvarci un’altra volta da questo lager neo-nazista, ad una o due velocità che sia.

Da soli, purtroppo, non ne siamo capaci. Sono più importanti i dibattiti calcistici e quelli sui vitalizi dei parlamentari o sulla trilogia per polli casta/cricca/corruzione!

Il vero problema è invece rappresentato dall’euro e dai parametri capestro contenuti nei Trattati europei. Ma si devia l’attenzione popolare verso finti problemi fornendo le soluzioni sbagliate! Il vero potere sa come maneggiare le masse…

Svegliati popolo! O sarai responsabile non meno dei tuoi carnefici…

Avv. Giuseppe PALMA

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One thought on “L’Europa a due velocità sarà un lager, è in atto la “SOLUZIONE FINALE”

  1. NON CONDIVIDO AFFATTO … NON SI VA’ A VOTARE A GIUGNO PERCHEè TUTTI PERDEREBBERO LA “PAPPATOIA” A CARICO DI NOI GRULLI, … QUESTO è IL TIRA E MOLLA FRA TUTTI,!!!

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