Nel 2015 l’Italia ha regalato 25 milioni di dollari al World Food Programme (ONU)

 

Sicurezza alimentare e impegno per un mondo a “fame zero”, visti anche gli sforzi del governo nell’anno dell’Expo Milano 2015. Sono questi alcuni dei temi su cui verte la prima visita ufficiale del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp).

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foto esteri.it/MAE

Numerosi i programmi del Wfp sostenuti dall’Italia, in particolare in Africa e nel Medio Oriente, mentre prioritario rimane il comune impegno per far fronte alla drammatica situazione umanitaria in Siria, con i suoi pesanti riflessi nella regione.

L’Italia e le attivita’ del WFP

Nel 2015 l’Italia, che ospita il quartier generale del Wfp sin dalla sua nascita, avvenuta oltre 50 anni fa, ha contribuito alle attività del Wfp con oltre 25 milioni di dollari. L’Italia è anche il principale donatore della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd) di Brindisi, che il Wfp gestisce per conto della comunità umanitaria.

Il Wfp è un’agenzia umanitaria che dice di combattere la fame nel mondo

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