Siria: ISIS avanza a nord di Aleppo. Iraq: la coalizione non ferma i terroristi

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Miliziani dello Stato islamico sono avanzati nelle ultime 24 ore nel nord della Siria, vicino Aleppo, contro postazioni di insorti anti-regime, mentre l’aviazione governativa siriana ha bombardato le stesse postazioni facilitando così l’avanzata dell’Isis. Lo riferiscono fonti ad Aleppo. I jihadisti hanno conquistato Souran e Talalin a est di Marea, e si apprestano a prendere il controllo della cittadina a nord della metropoli. Raid governativi hanno colpito Marea, in mano agli insorti.

“ISIS è l’esercito segreto degli Stati Uniti”

La Coalizione internazionale a guida americana formata per combattere l’Isis “non ha raggiunto i suoi obiettivi” perche’, “nonostante i raid aerei, non e’ riuscita a fermare ne’ a diminuire l’afflusso di terroristi da altri Paesi in Iraq”. Lo ha affermato il primo ministro iracheno Haidar al Abadi in un discorso alla televisione ieri sera, prima di partire per Parigi dove oggi partecipa ad una riunione dei ministri degli Esteri dei 24 Paesi che fanno parte della Coalizione.

In Iraq la coalizione internazionale che sta lottando contro lo Stato islamico non sta facendo abbastanza. La denuncia è del premier iracheno Haidar Abadi. “Il supporto aereo non è abbastanza, non c’è sufficiente sorveglianza, il Daesh (acronimo arabo per Stato islamico, ndr) è mobile e si muove in piccoli gruppi”, ha detto Abadi ai giornalisti durante la conferenza internazionale a Parigi, concludendo che l’azione degli alleati “non è abbastanza”.Il premier iracheno Abadi, uno sciita moderato, ha detto che “c’è bisogno di molto lavoro politico da parte dei Paesi che fanno parte della coalizione” in lotta contro lo Stato islamico. “Abbiamo bisogno – ha aggiunto – di una spiegazione sul perché così tanti terroristi vengano dall’Arabia Saudita, dal Golfo, dall’Egitto… da Paesi europei”. “Se questo è dovuto alla situazione politica irachena – ha chiesto Abadi retoricamente – perché ci sono (combattenti, ndr) americani, francesi e tedeschi?”. Il premier ha detto che il governo di Baghdad “sta cercando di fare la sua parte, ma il Daesh non è stato creato in Iraq”.Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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