Expo, lite tra anarchici e Collettivi studenteschi: urla, spintoni, vetrine rotte

Urla, spintoni: è una lite in piena regola tra anime diverse del movimento No Expo quella che sta avvenendo a Milano nel corteo studentesco che sfila per le vie del centro dopo un’azione contro Manpower. La contestazione è tra anarchici Black-bloc e Collettivi studenteschi.

Un gruppo di antagonisti vestiti di nero e con il volto coperto e con caschi alla mano sfilano nella parte arretrata del corteo. Da una via adiacente sono intervenuti circa 30 poliziotti che hanno disperso gli incappucciati. Brevi tafferugli sono scoppiati tra i manifestanti e un operatore TV che stava filmando la scena.

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Le due fazioni, che partecipavano insieme al corteo, si sono confrontate in malo modo, con urla faccia a faccia e spintoni, quando il gruppo dei black-bloc ha messo a segno un’azione contro Manpower in viale Majno, rompendo le vetrine e imbrattando.

L’intervento della polizia ha messo subito dine all’azione e subito dopo è iniziata la contestazione, tra una ventina di ‘neri’ e un centinaio di studenti dei ‘collettivi’, a cui spettava, formalmente, l’organizzazione della manifestazione trattandosi di un corteo studentesco.

noexpo2Intanto è cominciata l’attività del Campeggio internazionale No Expo, destinato ad “ospitare tutti i manifestanti non residenti in città”. Al momento, però, l’area al centro del Parco di Trenno, nelle periferia Ovest della città, non tanto distante da Cascina Merlata, una delle porte di accesso all’Esposizione universale, è ancora mezza vuota.

Sul posto, per quanto visto, ci sono una quindicina di grosse tende, e alcuni gazebo, e la situazione appare tranquilla, con gli organizzatori, un centinaio di persone, intenti ad allestire le nuove tende e a risistemare le aree dopo la pioggia di stanotte.
Un gruppo di giovani stranieri è appena arrivato a bordo di due auto, ma con targa italiana, parcheggiate in via Novara, uno dei luoghi di accesso al quadrilatero verde. Sono un po’ spaesati, anche perché da lì non si vede molto e forse pensavano di trovare più fermento. La polizia vigila sui movimenti dei No Expo con discrezione per evitare tensioni.

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