Italiani sfrattati in una fabbrica abbandonata: “Viviamo tra i topi e i ladri”

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Torino -Da due mesi chiamano casa una vecchia fabbrica abbandonata di alcuni piani situata in corso Giulio Cesare, alle spalle dell’Inps. Un palazzo spettrale, con i vetri rotti e i controsoffitti smontati. Lo scenario adatto per un film dell’orrore, forse non il posto ideale dove passare le giornate. O peggio dove dormire. Ma Claudio e Anna, le due vittime di questa storia, di scelte ne hanno avute davvero poche.

Lui, ex autotrasportatore di 45 anni, e sua moglie, 53 anni, invalida al 70 per cento a causa di una grave forma di epilessia, non hanno trovato altro posto dormire. “E così ci siamo accontentati di una fabbrica dove un tempo si fabbricavano i missili” racconta l’uomo che in passato ha anche minacciato di suicidarsi gettandosi da un finestrone. Poi però ci ha ripensato. Quel gesto estremo, Claudio, non voleva davvero portarlo a termine. “Ma quando vivi con i piccioni e i delinquenti ad un certo punto perdi anche la testa” racconta il 45enne mostrandoci il piano terra e il primo piano della struttura.

Un posto buio dove farsi male è davvero facile. Un po’ per via dei bagni sventrati, un po’ per gli ascensori distrutti e i pavimenti ridotti ad uno scheletro. Ma dopo esser stati sfrattati nel marzo dello scorso anno per morosità i due sono rimasti all’improvviso senza un tetto e senza certezze.

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