Crolla il viadotto e Renzi si indigna, ma è un’opera delle Coop rosse!

 

Era stato inaugurato alla vigilia di Natale, il viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento è crollato a Capodanno. L’Anas parla di “un anomalo cedimento del piano viabile in corrispondenza del rilevato retrostante della spalla del viadotto”. Metà carreggiata è sprofondata e la restante presenta una profonda spaccatura. Per fortuna nessun veicolo transitava quando è avvenuto il collasso dell’arteria.

Viadotto Scorciavacche, Palermo. Inaugurato il 23 dicembre, crolla in 10 giorni. Ho chiesto a Anas il nome del responsabile. Pagherà tutto. #finitalafesta”. Così scrive indignato, quasi infuriato, su Twitter, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo aver appreso la notizia del crollo.

Quello che Renzi forse non sapeva (o fingeva di non sapere) è che, secondo quanto riportato da LiveSicilia e ripreso anche dall’Ansa, a realizzare i lavori è stata la “Bolognetta scpa“, raggruppamento di imprese tra la capofila CMC di Ravenna, Tecnis e CCC, cioè due grandi e notissime Cooperative “rosse” emiliane (Cmc o Cooperativa Muratori e Cementisti,  con sede principale a Ravenna, e CCC o Consorzio Cooperative Costruzioni con quartier generale a Bologna) e una grande azienda privata – Tecnis – registrata a Catania. Primocanale lo spiega nei dettagli.

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Non solo. Lo scorso 7 luglio, nell’Agrigentino, il ponte Petrusa, sulla statale 626 Ravanusa-Licata, crollò per un cedimento strutturale mentre transitavano tre auto. Miracolosamente quattro persone, tra le quali una donna incinta, se la cavarono con lievi ferite.

Il tratto interessato da quest’ultimo crollo, che secondo Anas e costruttore è all’attaccatura del viadotto, rientra nel progetto su un tratto di circa 34 chilometri, che prevede numerose opere per un costo complessivo di oltre 295 milioni di euro. I lavori, partiti nel giugno 2013, dovrebbero essere completati entro il 2016. Il costo per realizzare il pezzo  consegnato dieci giorni fa ammonta a 13 milioni. Il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, il giorno dell’inaugurazione, aveva sottolineato con orgoglio che il cronoprogramma era stato rispettato.

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