Comunista, pacifista, filo-Usa e antirazzista: Mogherini diventa lady Pesc

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31 agosto – L’ultima riflessione ufficiale di Federica Mogherini prima di diventare ministro degli Esteri nel primo governo Renzi, fu dedicata all’Ucraina e ai fatti di Kiev. Li’ il neo ministro esprimeva il proprio compiacimento per la missione europea che, secondo la sua poca lungimiranza, aveva  portato una tregua nel conflitto interno alla Repubblica ex sovietica.

Profilo europeista, dunque, ma attenta alle relazioni transatlantiche e, nel contesto del Medio Oriente, a quelle con Israele, Federica Mogherini, 41 anni, e’ diventata deputata del Pd nel 2008 dopo essersi fatta le ossa nella Sinistra giovanile. Oggi si riconosce nella corrente AreaDem.

Nei Democratici di Sinistra – racconta lei stessa nel suo blog – sono stata responsabile delle Relazioni Internazionali, curando in particolare i rapporti con i Democratici americani, il Pse, il Forum sociale mondiale ed europeo, i movimenti per la pace.

Nata a Roma il 16 giugno del 1973, è figlia del regista e scenografo Flavio Mogherini. Negli anni Novanta costruisce un buon rapporto con le ong a partire da un’attivita’ di volontaria nell’Arci, impegnata in campagne nazionali ed europee contro il razzismo e la xenofobia.

“Con la sua nomina a ministro degli esteri”,  affermò in febbraio Marco De Ponte, Segretario generale della ong ActionAid, “si puo’ avviare una nuova stagione della presenza dell’Italia nel mondo”.

Oggi e’ presidente della delegazione italiana all’Assemblea Parlamentare della Nato, e membro della Commissione Esteri e della Commissione Difesa della Camera e Partito Democratico come responsabile Europa e Affari Internazionali. Socia dello IAI (Istituto Affari Internazionali), membro del Consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti, e ‘fellow’ del German Marshall Fund for the United States e membro anche del Consiglio Internazionale della rete dei Parlamentari per la Non-proliferazione e il disarmo nucleare.

Nel Consiglio europeo del 30 agosto 2014 è stata eletta Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza; tale nomina sarà effettiva dal 1° novembre 2014, se il Parlamento europeo approverà la nuova commissione Juncker.

 

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