La Russia minaccia lo stop a ispezioni nucleari nel suo territorio

russi8 mar. – Mosca ha minacciato di sospendere le ispezioni internazionali sulle armi nucleari nel suo territorio, ispezioni previste dal trattato sulla riduzione delle armi nucleari Start III firmato tra Russia e Usa. Lo ha detto un alto funzionario del ministero della Difesa russo alle agenzie locali: “Siamo disposti a questo passo in risposta alle dichiarazioni del Pentagono sulla sospensione della collaborazione tra i ministeri della Difesa di Russia e Usa” in seguito all’intervento della Russia nella repubblica autonoma di Crimea.

Il primo ministro filo-russo della Crimea, Sergei Aksyonov, difende la decisione di indire un referendum sull’adesione della regione alla Russia, sottolineando che “nessuno potra’ cancellare il voto” del prossimo 16 marzo. I leader europei e il presidente americano, Barack Obama, hanno avvertito che il referendum sarebbe illegittimo e violerebbe la Costituzione dell’Ucraina, ma Aksyonov ha assicurato che il governo locale andra’ avanti.

Intanto, l’ambasciatore russo all’Onu, Vitaly Churkin, ha riferito che il Consiglio di sicurezza non ha ancora preso una posizione sul referendum in Crimea. “Purtroppo, alcuni miei colleghi in Consiglio di sicurezza hanno l’abitudine di attribuire il loro punto di vista, in pubblico, all’intero Consiglio”, ha spiegato l’ambasciatore, “non e’ stata presa alcuna decisione sull’Ucraina”. Secondo il diplomatico di Mosca, riconoscere la legittimita’ o l’illegittimita’ di provvedimenti adottati in altri Paesi e’ una prerogativa dei singoli governi. Il governo russo puo’ giudicare “legittimo o illegittimo” il referendum, “e lo stesso possono fare gli americani che ad esempio giudicano legittime le attuali autorita’ di Kiev, mentre per noi non lo sono, e lo stesso noi possiamo sostenere la legittimita’ del referendum sulla Crimea e loro no”, ha spiegato Churkin.

Intanto una colonna di camion militari senza insegne distinguibili, ma presumibilmente russi, sono alle porte di Sinferopoli diretti verso la capitale della repubblica autonoma di Crimea. Lo apprende Agi da testimoni sul posto. La colonna e’ composta da decine di mezzi che trasportano soldati, riferisce la fonte dalla cittadina di Zuya, meno di 10 km, da Sinferopoli. Secondo prime ricostruzioni il convoglio e’ arrivato da est, attraverso la citta’ di Belogorsk. Sono stati nuovamente respinti gli osservatori internazionali dell’Osce che da due giorni tentano di entrare in Crimea per verificare la situazione. Secondo fonti dell’organizzazione, a un check-point di frontiera, controllato da milizie filo-russe, sono stati sparati tre colpi di avvertimento. Ieri il convoglio degli osservatori militari era stato bloccato da persone armate a Armyansk, 100 chilometri a ovest di Chongar. La missione e’ composta da 54 componenti di 29 Paesi (tra i quali, oltre all’Italia, Usa, Germania, Francia e Regno Unito).

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