Si avvicinano le elezioni europee, il mostro affila le unghie e si traveste da agnello

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3 dic – Le misure di austerità introdotte dai governi stanno minando i diritti economici, sociali, politici e civili dei cittadini europei. A lanciare l’allarme è stato oggi il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, che ritiene “necessario rinvigorire il modello sociale europeo fondato sulla dignità umana, la solidarietà intergenerazionale e l’accesso alla giustizia per tutti“. I tagli alla spesa pubblica, l’incremento delle tasse sul valore aggiunto e sui beni di consumo, le riforme del mercato del lavoro e delle pensioni, secondo Muiznieks, hanno intaccato non solo il diritto al lavoro, ma anche quello alla casa, alla salute, all’istruzione, alla giustizia, al cibo e all’acqua.

Per questo Muiznieks, basandosi su uno studio condotto dal Center for economic and social rights, propone ai governi 12 raccomandazioni e misure concrete “che aiutino a delineare una nuova strada percorribile dai governi per allineare le politiche di ripresa economica con il loro obbligo di rispettare i diritti umani dei propri cittadini“. Secondo il commissario è per esempio essenziale che le politiche fiscali siano sottoposte a audit per valutare se le misure prese sono strettamente necessarie e per identificare le possibili alternative per trovare le risorse che occorrono.

I governi devono inoltre garantire, durante la crisi, l’accesso universale a servizi e beni essenziali. Ma anche regolamentare il settore finanziario, perché è loro dovere proteggere i cittadini dalle violazioni che banche, agenzie di rating e altri possono commettere attraverso pratiche di credito predatorie, e comportamenti irresponsabili. Il Commissario chiede poi ai governi di considerare l’impatto che hanno sui diritti umani le decisioni che prendono in seno alle istituzioni finanziarie internazionali ed europee. “I governi hanno la responsabilità di dimostrare che le loro decisioni danno la precedenza, o comunque non impediscono, la realizzazione dei diritti umani” sottolinea Muiznieks.

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