Pd verso lo stop al tesseramento “Ci vuole via libera dei candidati”

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7 nov – La segreteria del Pd ha “condiviso” la proposta avanzata da Guglielmo Epifani di fermare in anticipo il tesseramento al partito da lunedì prossimo, alla presenza però di determinate condizioni. Lo ha spiegato Davide Zoggia al termine della riunione. “La prima condizione è che in questo fine settimana i circoli dovranno restare aperti – ha chiarito Zoggia – La seconda è che tutti i candidati alla segreteria siano in accordo, e per questo in queste ore Epifani farà delle verifiche sulle adesioni dei candidati”. Il responsabile organizzativo, tra l’altro, ha spiegato che sarà necessario “domani nella commissione Congresso trovare le modalità per realizzare concretamente la proposta”.

”Abbiamo dato indicazioni alla commissione di garanzia e alla commissione congresso di procedere con rigore assoluto. Accertate le violazioni, le commissioni avranno piena facoltà di decidere per l’annullamento, lo spostamento e anche sanzioni”, aveva detto Epifani in mattinata parlando delle contestazioni su alcuni congressi provinciali che ”si contano sulle dita di due mani”. Il segretario del Pd aveva sottolineato: ”Intendiamo procedere in assoluta trasparenza su fenomeni che fanno male al partito”.

In ogni caso, uno stop anticipato al tesseramento del Pd arriverà solo con l’accordo di tutti i candidati alla segreteria, era appunto l’ipotesi avanzata dal segretario che ha fatto il punto sui numeri del partito tracciando un primo bilancio della stagione congressuale dopo lo svolgimento di 88 congressi provinciali: oltre 600mila persone si sono iscritte al Partito democratico contro gli oltre 800mila del 2009. ”Gli iscritti sono cresciuti nelle ultime settimane, si partiva da un numero basso: 240mila persone”, ha spiegato.

“Vogliono bloccare il tesseramento, come propone Cuperlo? Lo blocchino, nessun problema. Accetto le proposte altrui, le decisioni altrui, le regole altrui. L’importante è che finalmente il Pd torni a discutere di questioni concrete”, aveva scritto Matteo Renzi su Facebook.

“Quando abbiamo fatto la Leopolda i giornali parlando del Pd elencavano l’entusiasmo e le proposte concrete: idee per il lavoro, il fisco, la cultura. Poi, grazie a simpatiche intuizioni di alcuni comitati elettorali, siamo piombati nella discussione sulle false tessere, spinti da un irrefrenabile desiderio di tornare a litigare sulle regole e fare la conta, fasulla, sui segretari provinciali”. “Perché, sì, dai, facciamoci del male: un atteggiamento che in casa Pd conosciamo bene, ma che dall’8 dicembre finalmente cambierà. Per me il confronto vero non può essere su questi temi. Non sono intervenuto fino a oggi, non lo farò adesso: quello che decide il segretario Epifani mi sta bene. Punto”, osserva il sindaco. “L’importante è che finalmente il Pd torni a discutere di questioni concrete e che l’8 dicembre alle primarie possano votare tutti i cittadini. Chiarito questo, possiamo tornare a fare politica? Grazie”, conclude Renzi.

Gianni Cuperlo, dal canto suo, ha ribadito che il tesseramento deve essere chiuso prima del 7 novembre. “Io sono molto colpito da questi episodi, l’ho detto, lo ripeto, e ho detto e ripeto anche a lei che non è un elemento di polemica verso nessuno degli altri candidati, verso i quali ho un sentimento di stima e di amicizia vera. Ma faccio appello agli altri candidati, faccio appello a Epifani, al segretario del partito, perché sono episodi che non possiamo liquidare o derubricare come singole mele marce in una pianta complessivamente sana”. “Per questo che io ho detto, cerchiamo, tutti assieme, senza polemiche tra di noi, di fissare dei punti fermi, di piantarli bene a fondo nel terreno. Questa idea che ci si possa iscrivere al partito fino all’ultimo giorno, a un minuto prima del voto, ma perché? Non ho mica detto blocchiamo il tesseramento all’anno scorso? Fermiamolo al giorno prima, il 6 di novembre, il giorno prima dei congressi di circolo che decideranno la guida, la linea e la piattaforma politica del Pd dei prossimi anni, e facciamo in modo di dare un po’ di ordine, di disciplina, a questa discussione”. “Ma facciamolo non per l’interesse di questo o quel candidato, facciamolo per il rispetto che dobbiamo a quelle decine e centinaia di migliaia di persone che poi, durante l’anno, nonostante le fatiche, le sconfitte, le delusioni, vanno a montare quei gazebo, vanno a riempire gli stand delle nostre feste democratiche. E’ gente che ci crede! E’ gente alla quale devi rivolgerti davvero con il senso di un rispetto profondo per la loro storia e, soprattutto, per la speranza che ripongono in questo partito”, conclude.

“Capisco l’appello di Epifani, io sono per trovare una soluzione, ma fermare adesso il tesseramento mi sembra una pezza peggiore del buco” è invece l’opinione di Pippo Civati secondo il quale la soluzione a questo punto può essere solo una: “Mandare tutti i candidati alle primarie, è l’unico modo. Altrimenti significa solo sanare le irregolarità”.

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