Consulenze d’oro: lo Stato ha speso 1,2 miliardi di euro in un anno

31 mar. – Gli incarichi di collaborazione e consulenza affidati dalle pubbliche amministrazioni nel 2010 sono stati 276.350 per un totale di 1.238.561.127,41 euro.
Sono i dati pubblicati sul sito del ministero della Funzione pubblica.

Dal confronto con le dichiarazioni per il 2009 (incarichi affidati 328.775 e compensi liquidati 1.490.194.880,44 euro) emerge una tendenza in diminuzione sia degli incarichi affidati, pari all’15,95%, che dei compensi liquidati pari al 16,89%.

In particolare per gli incarichi, la flessione maggiore si e’ registrata nelle Isole con il 18,49% in meno, seguite del Nord (-17,86%) e dal Centro (-15,45%). La variazione e’ piu’ contenuta al Sud con una diminuzione del 7,47%.

Si registra un aumento del numero degli incarichi conferiti solo per Abruzzo (8,58%) e Puglia (5,03%). Al contrario, una consistente flessione si registra, nella Provincia Autonoma di Bolzano (44,30%), in Basilicata (-30,38%), in Sardegna (-25,34%), nel Lazio (-24,17%) e nel Friuli Venezia Giulia (-21,04%). Piu’ moderata per le regioni: Molise (-18,34%), Veneto (-18,23%), Provincia Autonoma di Trento (17,62%), Emilia Romagna (-17,53%), Lombardia (-16,60%), Campania (-16,15%), Piemonte (-14,19%), Sicilia (-13,28%), Valle d’Aosta (-13,18%) e Toscana (12,27%). Le restanti regioni registrano una percentuale in diminuzione inferiore al 7.

Riguardo ai compensi erogati, la flessione maggiore si e’ registrata al Centro (-19,89%) e al Sud (-18,86%), piu’ contenuta al Nord (-15,74%) e nelle Isole (-14,41%). In calo i compensi erogati, rispetto a quanto dichiarato nel 2009, in tutte le regioni. In particolare le variazioni piu’ cospicue riguardano: Campania (-30,57%), Lazio (-27,04) Abruzzo (-26,70%), Friuli Venezia Giulia (-22,85%). Sempre in diminuzione e’ la variazione percentuale nelle regioni: Emilia Romagna (-18,91%), Molise (17,91%), Sardegna (-16,93%), Provincia autonoma di Bolzano (-16,76%), Calabria (-16,55%), Veneto (-16,22%), Piemonte (-15,89%), Lombardia (15,52%), Marche (-14,57%), Toscana (-13,52%), Sicilia (-11,94%) e Valle d’Aosta (-11,91%). Nelle altre regioni la flessione e’ inferiore al 9%.
Le p.a. che hanno comunicato i dati sono in tutto 14.121, ben 939 in piu’ rispetto all’anno precedente. L’incremento maggiore di amministrazioni dichiaranti si e’ registrato nell’area del Nord Italia (13,23%) seguita dal Centro Italia (4,20%). Nelle Isole e nel Sud le unita’ dichiaranti diminuiscono rispettivamente dell’3,86% e dello 0,62%. Gli aumenti maggiori di dichiarazioni si registrano in Umbria (50,26%), nella Provincia autonoma di Trento (31,47%), in Piemonte (27,54%), nella Provincia autonoma di Bolzano (17,54%), in Lombardia (13,66%), in Basilicata (10,81%), in Veneto (9,61%), nella Valle d’Aosta (8,70%). Sembrano, invece, aver ritardato la comunicazione le regioni: Calabria (-10,91%), Molise (-8,51%), Sardegna (-7,22%), Campania (-2,28%), Sicilia (-1,94%) e Lazio (-1,07%). (AGI) .

 

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