Bologna, clonarono oltre 2 mila carte di credito: arrestati stranieri

16 apr – Tre arresti e 19 denunce a piede libero. Questo il bilancio dell’indagine aperta un anno e mezzo dai Carabinieri di Bologna, quando nel ottobre 2010 circa duemila cittadini si erano rivolti all’Arma di Vergato per segnalare la sottrazione fraudolenta dei codici dei propri bancomat o carte di credito con i quali erano stati effettuati numerosi prelievi di denaro in paesi esteri, quali Stati Uniti, Argentina, Filippine, Russia, Spagna e Inghilterra.

Casi analoghi si erano verificati anche nella provincia di Bologna. Da questa sequela di denunce, dunque, e’ partita l’indagine che ha coinvolto anche il comando dai carabinieri Antifalsificazione monetaria di Roma. La svolta e’ avvenuta quando, dopo l’acquisto sospetto di un telefonino, i militari hanno fermato un ivoriano 34enne operaio, pregiudiciato e domiciliato a Bergamo dove, nella sua casa, sono state ritrovate numerose carte di credito.

Le indagini sono poi proseguite a 360 gradi, fino a quando anche tramite alcune foto pubblicate su Facebook, e’ stato identificato e arrestato anche un 24enne, disoccupato. A lui i militari hanno sequestrato due Pc, da cui e’ emerso che la banda aveva contatti con il Vietnam. L’ipotesi investigativa, confermata dall’indagato, era che i codici venissero letteralmente acquistati su siti dedicati denominati ICQ e pagati, per un valore di circa 10/20 euro ciascuno, attraverso societa’ di Money Transfert a cittadini vietnamiti.

Circa 30 le perquisizioni effettuate tra cui anche una a Genova dove e’ stato arrestato un cittadino nigeriano, 24 enne, calciatore in una squadra di quella provincia, trovato in possesso di codice di una carta di credito risultata clonata. Tra i 19 denunciati, quasi tutti nigeriani, c’e’ un solo italiano residente in Campania.

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