“Insopportabile silenzio di Conte su Fioramonti. Invece deve cacciarlo”

Conte è indeciso se mettere un like sui post del ministro-sinistro Fioramonti o si decide a cacciarlo, a pretenderne le dimissioni, a toglierlo di mezzo? Se il cosiddetto titolare dell’Istruzione è indegno del suo ruolo, dopo i volgarissimi post pubblicati sui Facebook e scoperti ieri dal Giornale, il silenzio del premier suonerebbe complice. E offensivo verso la comunità nazionale.

Fioramonti, tempo addietro, ha ricoperto di insulti tanta gente, dalla Santanché a Ferrara, da Berlusconi a Brunetta, ad agenti e poliziotti. Non è il migliore esempio di educazione. I suoi post sul web testimoniano odio, il contrario che ci si aspetta da un ministro chiamato al dicastero che si occupa dell’educazione e della crescita dei giovani. Ieri, solo a fine serata ha piagnucolato di essersi scusato, dopo un’intera giornata in cui sperava di farla franca. Ancora più indecente.

Superato ogni limite – – Nei giorni scorsi avevamo espresso più di una riserva su questo personaggio anche dalle colonne del Secolo d’Italia, ovviamente senza alcuna risposta dal palazzo. …”non si avverte alcun bisogno di un ministro fuori di testa”… era stata la nostra denuncia. Ovviamente non conoscevamo ancora il suo “passato” social. Ci eravamo limitati ad esprimere stupire per una serie incredibile di sciocchezze messe in fila. La tassa per le merendine, le giustificazioni per la manifestazione di Greta e l’odiosa volontà di rimozione del crocifisso.

Ma il limite di sopportazione è stato abbondantemente superato. Recita l’articolo 54 della nostra Costituzione: ‘I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore’. Anche per questo ieri un professore di Mantova che si faceva ritrarre su Facebook con un coltello e una mazza da baseball in mano con cui minacciava praticamente tutti è stato denunciato e allontanato dalla scuola. Un ministro ha una speciale immunità?

Il premier non può indugiare, perché quell’articolo della Carta vale anche per Giuseppe Conte, che non può proprio permettersi di “coprire” col silenzio comportamenti da bullo e non da ministro. Quelle offese a Daniela Santanché sono davvero gravi e pesanti. Gli insulti alle forze dell’ordine seminano rancore.

Fioramonti se ne deve andare – – Fioramonti non può restare un minuto di più sulla sua poltrona. Perché rappresenta un esempio pessimo per i giovani a cui il suo ministero fornisce orientamento, studio, cultura.

Anche nella maggioranza parlamentare – dopo le bordate di Giorgia Meloni e di vari esponenti dell’opposizione – affiorano le critiche. Meritano un apprezzamento quelle di Valeria Fedeli del Pd: “Credo che il ministro Fioramonti debba spiegare al piu’ presto. Il suo silenzio in merito a quanto riportato questa mattina in un articolo de Il Giornale non e’ sostenibile nel ruolo che ricopre“. E Portas, indipendente nel gruppo parlamentare di Italia Viva: “Tra gaffe e cose senza senso, i M5s hanno trovato nel ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti l’erede naturale di Danilo Toninelli”.

Presidente Conte, i nostri ragazzi non meritano questo genere di esempi e lei ha il dovere di intervenire in maniera drastica. L’Italia tutta è attonita di fronte al curriculum personale di questo signore che lei e Di Maio – nel silenzio di Zingaretti – avete piazzato al vertice dell’Istruzione. Ora dovete cacciarlo per quello che resta della credibilità della scuola.

Abbiamo bisogno di un ministro e non di una caricatura.

Francesco Storace

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