Sri Lanka: mettere al bando il burqa per prevenire il terrorismo

Un deputato dello Sri Lanka ha chiesto che il burqa sia bandito in tutto il paese per impedire che terroristi di sesso maschile e femminile lo usino per coprire la loro identità. Il professor Ashu Marasinghe, membro del Partito nazionale unito, ha dichiarato su Facebook che avrebbe presentato una proposta di legge sulla questione.

Pubblicando una copia del disegno di legge, Marasinghe ha affermato che il burqa non è un abito tradizionale musulmano, riferisce Ada Derana. Inoltre ha dichiarato che i terroristi, sia di sesso maschile che femminile,  hanno usato il burqa in passato mentre commettevano atrocità. Marasinghe ha anche chiesto che sia messo fuori legge anche il niqab.

La domenica di Pasqua, 321 persone sono state uccise – tra cui almeno 45 bambini – quando sette attentatori suicidi hanno attaccato tre hotel di lusso e tre chiese.

La richiesta di vietare gli indumenti che coprono il volto è arrivata quando il primo ministro dello Sri Lanka ha avvertito che ci sono molti esplosivi e militanti “là fuori”.

“Inaccettabile il delirio dell’ONU a difesa del burqa”

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