Abruzzo: il M5s ha voluto imitare il Pd e ne paga le conseguenze

M5S dimezzato – Analizzando l’esito negativo del voto per le Regionali in Abruzzo “Spero fortemente – ha detto all’Adnkronos la parlamentare grillina Fattori – che ci sia uno scatto di orgoglio da parte del mondo 5 Stelle prima delle europee per non lasciare che abbiano la meglio le peggiori destre sovraniste. La sovranità che proponeva il Movimento era un approccio diverso“.

Sicuramente – insiste CAPARBIAMENTE Fattori – occorre un ripensamento delle modalità usate sin qui che hanno avuto un effetto devastante sulla natura profonda e sulla fiducia nel Movimento. Purtroppo chi lo aveva capito sin dall’inizio non solo non è stato ascoltato ma emarginato nelle azioni politiche reali. Non è ancora troppo tardi ma rischia di essere tardi molto presto“.

Ovviamente, la grillina non ha capito niente di quello che sta succedendo. Un’analisi sensata sarebbe esattamente contraria alle sue affermazioni. Il M5s si era proposto come “dalla parte degli italiani, negli interessi degli italiani”, ma nel tempo una parte del movimento si è persa inseguendo le stesse idee balorde del Pd. E non ce n’era bisogno, perché un Pd esiste già e gli elettori non voterebbero una bruttacopia, come infatti è successo in Abruzzo.

La Fattori, fra l’altro, è l’autrice di questa perla.

Se gli elettori a 5 stelle avessero voluto la Boldrini, non avrebbero avuto bisogno di votare Fico. Se avessero voluto sostenere l’immigrazione selvaggia, avrebbero scelto il Pd, che era già a disposizione. Se avessero voluto far cadere il governo processando Salvini, avevano a disposizione una schiera di magistrati candidati con la sinistra. Per non parlare della Del Re Viceministra Del Re (M5s) contro Salvini: “Gli immigrati vanno ringraziati” e di tutte le dichiarazioni di De Falco che hanno allontanato dal Movimento migliaia e migliaia di elettori.  De Falco (M5s): sì al patto ONU sui migranti. (Ma lo ha letto?)

Uguale a quella del Pd anche la posizione del M5s su eutanasia e adozioni gay. Salvini: “non è nel contratto”

Lo stesso dicasi per la posizione della ministra Grillo sui vaccini, ormai sovrapponibile (se non peggiore) a quella dei sostenitori di Burioni, Renzi in testa.

Lo dico da tempo e lo ripeto: se il M5s imita il Pd ne seguirà la sorte.

Armando Manocchia

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