Islam, non c’è pace per Hina. Il fratello toglie la foto dalla lapide: “Troppo scoperta”

Hina Saleem, la ventenne pakistana che pagò con la vita il suo desiderio di autodeterminarsi, non ha ancora trovato pace. Nemmeno 12 anni dopo essere stata ammazzata a coltellate dal padre Mohammad – 11 agosto 2006 – ed essere stata seppellita dal capofamiglia con la complicità dei parenti nell’orto di casa, tra i pomodori, la testa rivolta alla Mecca.

Quando era viva a generare scompiglio in famiglia e tra i connazionali erano le sue abitudini “occidentali”. Adesso sono le sue foto. Tanto che lo scatto che fino a un paio di mesi fa campeggiava sulla sua tomba al cimitero Vantiniano, da qualche settimana non c’è più. Qualcuno l’ha rimosso.

«Sono stato io – ammette senza difficoltà il fratello maggiore di Hina, Suleman, 26 anni – L’ho tolta per questioni di decoro. Quella foto non andava bene. Hina era troppo spogliata, indossava una canottiera rosa. Anche voi in chiesa non entrate a braccia nude e in pantaloncini, giusto? Bene, qui è uguale. Non è rispettoso apparire così su una tomba».  www.ilgiorno.it

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