Cottarelli: l’euro è una trappola ma ce lo dobbiamo tenere

«Senza l’euro l’Italia sarebbe cresciuta di più», ma «nei primi 10 anni il Paese ha azzoppato la sua competitività». Come? «Con una spesa pubblica smodata». E ora? «Uscire costa troppo». Carlo Cottarelli non si nega. Poggia ai suoi piedi lo zaino zeppo di grafici e dossier e si ferma con ItaliaOggi su una panchina di Cernobbio, per leggere i fondi del caffè all’Unione europea. Ha un messaggio in bottiglia per Berlino: «La sua politica», dice, «non è nell’interesse dell’Europa. E neppure della Germania».

L’Europa va verso una spirale sovranista. Che prospettive si aprono per l’Unione europea?

È un problema. Al tempo stesso, l’ultimo sondaggio dell’Euro-barometro di maggio ha evidenziato un gradimento delle istituzioni Ue in crescita in tutti i paesi. Persino in Italia. C’è contrasto tra sondaggi.

Quindi?

Se il risultato delle elezioni fosse un parlamento Ue dominato da sovranisti, credo che ci sia ugualmente un futuro per l’Europa. Ma con meno centralizzazione dei poteri e maggiore sovranità periferica, lasciata ai singoli paesi.

L’euro è stato costruito sul marco. I differenziali di inflazione premiano più i tedeschi degli italiani.

L’Italia senza l’euro sarebbe cresciuta di più negli ultimi 20 anni. […]

Leggi tutto su  www.italiaoggi.it

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

2 thoughts on “Cottarelli: l’euro è una trappola ma ce lo dobbiamo tenere

  1. Sarà dura uscire dall’euro ma, facendo le dovute mosse, è assolutamente possibile e oltretutto ci costerebbe meno che restare in questa Unione Europea

  2. Per una vera Europa politica bisogna svoltare a destra, mai estremista, bisogna liberarsi di affaristi e il pensiero di far stare bene pochi popoli europei ai danni di altri.

Comments are closed.