Banca Etruria, Consob sapeva tutto dal 2013. “Ora risarcire i risparmiatori truffati”

La Consob sapeva fin dal dicembre del 2013 della gravissima situazione in cui si trovava Banca Etruria, grazie ai documenti e alle informazioni ricevute da Bankitalia, e dunque le sanzioni comminate ad amministratori e sindaci per le supposte mancate informazioni contenute nel prospetto dell’aumento di capitale di fine 2013 sono frutto di un procedimento avviato tardivamente. Con questa motivazione la Corte d’Appello di Firenze ha annullato alcune sanzioni emesse dall’authority di Borsa nel 2017 in relazione alla vicenda Banca Etruria.

Codacons, Consob inefficiente, ora i risarcimenti – La sentenza della Corte d’Appello di Firenze che ha annullato le multe comminate dalla Consob ad alcuni ex sindaci e amministratori di Banca Etruria, in quanto frutto di un procedimento sanzionatorio avviato oltre i termini di legge, dimostra l’ “inefficienza” della Consob che “sarà chiamata a risarcire i risparmiatori truffati”. Lo afferma il Codacons in una nota.

“Con tale sentenza i giudici mettono nero su bianco quanto già emerso nel corso delle indagini sia del Codacons, sia della magistratura. Non può non ravvedersi un nesso tra i gravi ritardi nell’attività di vigilanza degli organi preposti e le perdite economiche subite dai risparmiatori di Banca Etruria”, commenta il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi. “In tal senso – aggiunge – il Codacons promuoverà nelle prossime settimane una causa risarcitoria contro Bankitalia e Consob, alla quale potranno aderire tutti gli investitori che a causa delle crisi bancarie hanno perso i propri risparmi”. ANSA

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