Povertà, crimini e violenza: la Serbia sta peggio di 5 anni fa

BELGRADO, 26 LUG – Malgrado le statistiche parlino di un Paese in crescita economica e con disoccupazione in calo, una parte significativa della popolazione in Serbia ritiene di avere oggi standard di vita peggiori di quelli di cinque anni fa. Lo sostiene un sondaggio della rivista ‘Nova srpska politicka misao’ (Nuovo pensiero politico serbo).

Quasi il 44% della popolazione ritiene di stare peggio oggi che cinque anni fa, il 36,1% di essere in condizioni simili e il 19,5% che i propri standard siano migliorati, ha rivelato il sondaggio, riporta oggi la Tv regionale N1.

I risultati del sondaggio, pubblicati sull’autorevole settimanale serbo Vreme, mostrano anche che un 60,4% degli intervistati non può permettersi una vacanza e che il 69,2% ha percepito un aumento di crimine e violenza.

La ricerca ha tastato il polso della popolazione anche su integrazione europea e Nato. Il 46,5% del campione ha detto di essere favorevole all’adesione alla Ue della Serbia, il 38,7% è contrario. Una stragrande maggioranza (l’80%) ha detto no a una possibile entrata di Belgrado nell’Alleanza atlantica, una prospettiva che vede solo il 7% di favorevoli.

Un recente rapporto della Commissione europea, dedicato alle economie dei Balcani, ha segnalato che la Serbia ha registrato una forte accelerazione della crescita del Pil nel primo trimestre del 2018 e un calo della disoccupazione, oggi intorno al 15%. Dati dell’Ufficio statistico nazionale, resi pubblici ieri, hanno indicato che lo stipendio medio netto nel Paese era di 426 euro a maggio.(ANSA).

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