Coop contro cooperative spurie: attacco alla dignità del lavoro

Si è tenuta a Bologna la Conferenza regionale sulla Cooperazione dell’Emilia-Romagna quest’anno focalizzata sul tema della società sostenibIle. Giovanni Monti, intervenuto a nome del Movimento Cooperativo emiliano-romagnolo: “Dalle rilevazioni presentate al convegno emerge il ruolo attivo della cooperazione nell’adozione di politiche di responsabilità sociale e ambientale”.

E sulle cooperative spurie: “Fenomeno intollerabile, un attacco alla dignità del lavoro e al buon nome della cooperazione”

“La cooperazione per una società sostenibile”: era questo il tema centro della Conferenza regionale della Cooperazione dell’Emilia-Romagna che si è tenuta oggi presso la Sala Poggioli, Terza Torre della Regione, in viale della Fiera 8 a Bologna.

Promosso dalla Regione Emilia-Romagna con Alleanza delle Cooperative Emilia-Romagna (Legacoop, Confcooperative, Agci) e UNCI (Unione Nazionale delle Cooperative Italiane), l’incontro ha presso le mosse dalle indicazioni delle Nazioni Unite che quest’anno hanno dedicato la Giornata internazionale del cooperativismo alla riflessione sul consumo sostenibile e la produzione di beni servizi, tema tracciato nel goal 12 dell’Agenda ONU 2030.

Le Nazioni Unite, infatti, riconoscono all’interno del settore privato il ruolo strategico delle cooperative (che in tutto il mondo sono 3 milioni e vedono l’adesione di 1 miliardo e 200 milioni di soci, un abitante su cinque) per il raggiungimento della politica di nuovo sviluppo globale in quanto, “attraverso la responsabilità sociale nei confronti delle comunità e dei territori in cui prosperano, sono portatrici di una visione di lungo periodo che sostiene la crescita economica, lo sviluppo sociale e la responsabilità ambientale”.

“I dati delle rilevazioni illustrate questa mattina – sottolinea Giovanni Monti, intervenuto a nome del Movimento Cooperativo emiliano-romagnolo – confermano che la cooperazione è tra le imprese che più perseguono politiche di responsabilità sociale e ambientale. Questo per cultura maturata in 150 anni di esistenza e perché le cooperative, essendo legate ai territori nei quali operano e nei quali vivono i loro soci, passando di mano di generazione in generazione, hanno lo sguardo lungo e sono consapevoli che la loro esistenza è legata alla tutela e al rispetto dell’ambiente e all’equità sociale – ricorda Giovanni Monti –. Economia circolare, innovazione e Cooperazione 4.0, lavoro buono e di qualità, porta aperta ai nuovi soci e promozione delle nuove generazioni e della presenza delle donne fanno parte del nostro dna che si rinnova restando fedeli ai nostri valori”.

Monti è anche intervenuto sulla questione delle false cooperative, le cosiddette spurie che non aderiscono alle centrali cooperative: “Le cooperative dell’Emilia-Romagna associate a Legacoop, Confcooperative, Agci, Unci – al netto delle crisi di settore sulle quali, assieme alla Regione, hanno lavorato con tutte le loro forze per tutelare i lavoratori – hanno fatto e faranno la loro parte per assicurare lavoro di qualità e sicuro ai propri soci e dipendenti.

Ieri – ha ricordato Monti – la Commissione regionale che si occupa della cooperazione spuria e fittizia ha ascoltato i dirigenti dell’Ispettorato del lavoro, di Inps e Inail che hanno tracciato un quadro di elusione davvero allarmante, con cooperative che aprono e chiudono lasciando semza contributi pagati (oltreché senza lavoro) i loro soci e dipendenti. È un fenomeno intollerabile, un attacco alla diginità del lavoro e al buon nome della cooperazione che va combattuto con grande energia, anche attraverso la legge nazionale da noi proposta che renderebbe più stringenti i controlli e le sanzioni sulle false cooperative. Ringrazio la Regione Emilia-Romagna, la giunta, l’Assemblea regionale e i commissari della Commissione speciale per la grande sensibilità e attenzione che pongono su questa materia”.

Beppe Ramina/HOMINA

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