Kyenge (Pd): “La UE deve garantire diritti ai migranti irregolari”

Infischiandosene della sentenza della Cassazione che afferma che la clandestinità è reato, la Kyenge chiede diritti per i migranti irregolari.

Cassazione contro il giudice di pace “la clandestinità è reato”

Al Parlamento Europeo di Strasburgo proseguono le discussioni in seduta plenaria. Sono intervenuta –  scrive la ex ministra Kyenge (Pd) – per ribadire che l’Unione Europea deve garantire gli stessi diritti, lo stesso sostegno e la stessa protezione alle persone che vi abitano, indipendentemente dal loro status di residenza.

È inaccettabile che le ‘vittime‘ sprovviste di documenti regolari non possano denunciare in sicurezza situazioni di violenza senza rischiare di incorrere in pene connesse al loro status di migranti.

Stiamo parlando di donne e uomini, spesso minori (quasi mai, ndr), vittime di lavori forzati, della tratta, delle violenze di genere che non possono godere dei diritti, del sostegno e della protezione offerti da questa direttiva.

In realtà, a leggere i dati ufficiali, forniti dal Viminale, almeno l’80% degli sbarchi in Italia degli ultimi anni è rappresentato da giovani maschi, in età di servizio militare e di lavoro, rare le famiglie assolutamente minoritarie le donne. 

I pochissimi minorenni (ammesso che davvero lo siano), sono giovani tra i 16 e i 17 anni.
I famosi “bambini”, praticamente non esistono.

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